Formia / Urbanistica e Lavori Pubblici: senza esito la selezione dei Dirigenti, si opta per una proroga

Attualità Formia Politica

FORMIA – La politica non decide e il comune di Formia ancora per un mese – ma il dato è carente per difetto – avrà dimezzata la guida dirigenziali dei suoi settori. Lo si evince dal contenuto del decreto numero 14 con il sindaco Gianluca Taddeo il 30 dicembre ha prorogato per un solo mese gli incarichi apicali delle sue ripartizioni. Insomma si continua ad andare avanti con l’assetto sinora in vigore. E cioè l’avvocato Domenico Di Russo alla testa del settore “Affari legali ed amministrativi”, della dottoressa Tiziana Livornese di quello “Sviluppo economico, affari generali,personale ed transizoione digitale” e ad interim dei Lavori Pubblici, dell’Urbanistica e gestione del territorio, del dottor Daniele Rossi della ripartizione “Economico-finanziaria ed entrate” mentre la comandante Rosanna Picano resta alla guida della Polizia Locale e dei servizi ai cittadini, scuola,servizi sociali e cultura per intenderci.

Il Sindaco di Formia avrebbe voluto che dagli inizi del 2022 il comune di Formia avesse i dirigenti chiamati a guidare nei prossimi tre anni i settori Urbanistica e Lavori Pubblici. Ma, nonostante avesse aperto i termini per permettere una più larga partecipazione alla selezione per la scelta dei due dirigenti dell’area tecnica del comune, la scelta non è stata ancora operata dal nuovo capo dell’amministrazione formiana. Eppure il sindaco Taddeo aveva fissato in un’unica giornata, il 21 dicembre scorso, dalle 10 alle 18, la convocazione del colloquio cui sono stati sottoposti i diciotto professionisti che avevano partecipato complessivamente alla riapertura del bando per la scelta delle due figure chiamate a guidare nel prossimo triennio le altrettante e strategiche aree tecniche del comune. I colloqui , di venti minuti ciascuno, sono stati espletati ma la scelta non è stata operata all’interno del palazzo Municipale.

Da qui la decisione del neo sindaco di Formia con il decreto 14 del 30 dicembre di prorogare gli incarichi dirigenziali per un solo mese “per assicurare, nelle more della definizione – come detto – del procedimento di assunzione dei due dirigenti tecnici con un rapporto di lavoro a tempo determinato,la necessaria continuità amministrativa e gestionali nelle more di nuove e diverse determinazioni dell’organo di indirizzo politico amministrativo”. Della Giunta, per interderci.

Il sindaco aveva avuto legittimamente fretta per rimettere in moto l’intero apparato tecnico-amministrativo dopo la lunga fase commissariale durata quasi dieci mesi.

La nuova Giunta municipale, il tempo di modificare il piano triennale di fabbisogno del personale, aveva deciso di rivedere quanto deliberato e deciso lo scorso settembre, prima del voto amministrativo, dal commissario Prefettizio Silvana Tizzano. Era stato ipotizzato inizialmente di scegliere le future guida dei due nevralgici settori della ripartizione tecnica utilizzando due strumenti: il primo attraverso un incarico fiduciario della durata di tre anni da parte del futuro sindaco (ai sensi dell’articolo 110 del decreto legislativo 267/110) al termine di un avviso pubblico, il secondo mediante una selezione pubblica per mobilità per l’attribuzione di un incarico apicale ma a tempo indeterminato.

Il sindaco Gianluca Taddeo aveva capito che i due settori,dopo mesi di anarchia gestionale, avevano bisogno di una nuova guida. In quest’ottica la dirigente del settore personale e sviluppo economico Tiziana Livornese con la determinazione numero 1993 del 26 novembre scorso aveva assunto la prevedibile decisione di revocare la sua precedente determinazione 1452/2021 finalizzata all’assunzione di un dirigente tecnico a tempo interminato attraverso la mobilità tra enti. Cosi facendo aveva riaperto i termini (scaduti entro le ore 12 di lunedì 6 dicembre) delle selezione del secondo dirigente dell’area tecnica.

La politica, pertanto, aveva lanciato un messaggio chiaro: vuole recitare un ruolo decisionale di primissimo livello fermo restando che la scelta dei due dirigenti sarebbe dovuta avvenire – come è stato – attraverso una selezione pubblica “volta ad accertate il possesso di comprovata esperienza pluriennale e specifica professionalità” da parte dei partecipanti.

All’avviso pubblico di settembre, quello promosso dal commissario Prefettizio Silvana Tizzano, avevano partecipato in dieci ma, dopo l’esclusione del candidato Marcello Costantini (per il quale era stata riscontrata l’assenza del requisito di aver maturato la necessaria esperienza lavorativa e qualificazione professionale richiesta nell’avviso) erano stati ammessi Sisto Astarita, Umberto Cappiello, Giuseppe Caramanica, Marina Chiota, Eleonora Daga, Andrea Di Biase, Tiziana Di Fazio, Claudio Fiorillo e Fulvio Tartaglione.

Con la riapertura dei termini si sono aggiunti invece Luisa Arcese, Valerio Carlin, Luciana D’Ascanio, Pietro D’Orazio, Giovanni Falco, Carlo Grillo, Giovanni Lanzuiose, Fausto Panini, Bonaventura Pianese, Claudia Romagna e Pasquale Sarao.

I candidati partecipanti per l’attribuzione degli incarichi dirigenziali in seno ai settori Urbanistici e Lavori Pubblici potevano essere, tuttavia, di più. Se sono stati ammessi con riserva D’Ascanio e Sarao, erano stati esclusi, oltre a Marcello Costantini, Luciano Pecchia, Giovanni Pia e Salvatore Scipione per due ragioni: non hanno maturato i requisiti di aver maturato la necessaria esperienza lavorativa (cinque anni in una pubblica amministrazione) e qualificazione professionale richiesta.

La concorrenza nel frattempo è aumentata e si è fatta spietata. La riapertura dell’avviso pubblico era avvenuta limitatamente per dieci giorni (dal 26 novembre al 6 dicembre 2021) e la scelta, in base alle prescrizioni normative del decreto legislativo 267/2000, ha dovuto tener conto soltanto dei curricula vitae dei partecipanti e dello svolgimento di un colloquio.

C’è stato – come detto – il 21 dicembre e la prima a comparire davanti al sindaco Taddeo è stata alle 10 del mattino la dottoressa Arcese. Dopo venti minuti è stato il turno di uno dei migliori funzionari che il comune di Formia ha avuto nel corso degli ultimi decenni, l’architetto di Gaeta Sisto Astarita, attualmente in servizio presso il comune di Medicina nel bolognese. La sessione mattutina era stata completata dall’architetto Andrea Di Biase – consigliere comunale di Forza Italia a Itri e apprezzato direttore dell’ente parco Regionale Riviera d’Ulisse – quella pomeridiana era inizierà alle 15 con il colloquio di Tiziana Di Fazio per concludersi alle 18 con quello di Fulvio Tartaglione.

Ma perché il sindaco Taddeo non ha deciso? Secondo alcune indiscrezioni un’indicazione positiva l’avrebbe anche maturata per la scelta dell’architetto Bonaventura Pianese che, dirigente dell’area tecnica del comune di Fondi, a guidare il settore urbanistica del comune di Formia.

La responsabilità della ripartizione Lavori Pubblici avrebbe bloccato tutto. Era data per imminente l’indicazione per la funzionaria regionale Tiziana Di Fazio ma qualcosa si è inceppato unitamente alla scelta, non ancora espletata, del nuovo capo di gabinetto del comune di Formia.

I nuovi dirigenti saranno conoscitori della macchina amministrativa del comune e dello stesso territorio? Decidendo la politica si corre il rischio che possano essere “paracadutati” dall’esterno. In quest’ottica si inquadra la decisione della Giunta di centro destra di revocare la scelta di uno dei due dirigenti dell’area tecnica del comune di Formia attraverso la mobilità tra enti. L’incarico sarebbe stato a tempo interminato e la scelta avrebbe contenuto un elemento di rischio non potendo (la politica) gestire direttamente questa nevralgica nomina che condizionerà non poco la gestione nei prossimi anni di uno dei due settori dell’area tecnica del comune di Formia.