ITRI – Un’incredibile discriminazione nel clou della quarta ondata del Covid. Lunedì mattina il gruppo consiliare d’opposizione “Itri Facciamo Futuro” ha protocollato attraverso una pec la richiesta rivolta al Sindaco Giovanni Agresti ed al Presidente del consiglio comunale Salvatore Ciccone (che svolge anche la contradditoria, sul piano istituzionale, mansione di delegato all’igiene pubblica) di rivedere la scelta, definita “assolutamente non condivisibile”, che relega il ritiro dei rifiuti presso le abitazioni cittadini attualmente positivi al Covid 19, alla sola giornata del venerdì.
“Abbiamo chiesto di ritornare alle tre giornate, già previste durante l’Amministrazione Fargiorgio, in modo che, alle preoccupazioni legate alla malattia, gli interessati – si legge nella nota di “Itri Facciamo Futuro” – non debbano aggiungere anche i disagi dovuti all’aumento ed all’ingombro dei rifiuti presso le proprie abitazioni”. La situazione del contagio a Itri, intanto è a dir poco preoccupante. I dati comunicati dall’Asl nelle giornate di sabato e domenica restituiscono infatti un quadro allarmante ad Itri: si registrano oltre 250 positivi.
“Eravamo stati facili profeti quando, in alcune precedenti nostre comunicazioni, avevamo parlato di un picco dei contagi in coincidenza delle festività natalizie – hanno dichiarato l’ex candidato a sindaco Antonio Fargiorgio e le consiglieri comunali Vittoria Maggiacomo e Tiziana Ialongo – Quello che tuttavia desta sconcerto è l’assoluto silenzio dell’amministrazione comunale. Sin da quando si è insediata, infatti, la giunta Agresti non è mai intervenuta a rendere informazioni e spiegazioni alla cittadinanza, condannandola di fatto a restare all’oscuro. I cittadini non meritano un’Amministrazione così assente! Chi ci governa ha il dovere di comunicare l’evoluzione del contagio, di spiegare se questa rapida diffusione sia la conseguenza di qualche focolaio particolare o di altro”.
Tra il Capodanno e l’Epifania si è assistito alla chiusura di alcuni esercizi commerciali e “nulla, assolutamente nulla, è stato poi fatto in previsione della riapertura dei nostri edifici scolastici. Non parlo certamente di provvedimenti che il sindaco – ha rincarato la dose il capogruppo Antonio Fargiorgio – non poteva autonomamente adottare ma sull’esempio di quanto fatto da tanti altri comuni si poteva e doveva assicurare una campagna di tamponi preventivi, predisponendo un apposito point”. Per Itri Facciamo Futuro si poteva, ad esempio,,replicare l’esperienza già fatta, utilizzando nuovamente il Museo del Brigantaggio come avvenuto a suo tempo; realizzare una sorta di drive-in in un’apposita area (piazzale Carabinieri d’Italia oppure piazzale del mercato, se non addirittura piazzale Rodari). Ed ancora; si potevano magari munire le classi di strumenti idonei a filtrare l’aria.
“Invece, nulla; il silenzio ed il nulla più assoluti Questa vicenda sta sempre più segnando il distacco tra i cittadini ed un’Amministrazione che – concludono polemizzando i consiglieri Fargiorgio, Maggiarra e Ialongo – non rappresenta la maggioranza del paese; non la rappresentava già prima, non la rappresenta a maggior ragione oggi dopo la fuoriuscita di alcuni pezzi dalla compagine risultata vittoriosa all’esito della tornata elettorale del 3 e 4 ottobre 2021″.
Per il gruppo di opposizione di “Itri Faciamo futuro” questo è “un dato di fatto oggettivo, che non può essere messo in discussione. A governarci è un’Amministrazione chiaramente di minoranza ed i silenzi, specie in questioni così delicate come il Covid, segnano ulteriormente l’irreversibile ed incolmabile distanza con i cittadini lasciati in balìa di se stessi, con il paese reale, come direbbero gli esperti politologi”.