VENTOTENE – Sarà intitolato a David Sassoli, il presidente del parlamento europeo ed ex giornalista del Tg 1 prematuramente scomparso la scorsa settimana a soli 65 anni, il progetto per il recupero dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano a Ventotene. La proposta, lanciata nelle ore successive alla morte del giornalista fiorentino dalla Commissaria straordinaria del Governo Silvia Costa d’intesa con il Ministro della Cultura Dario Franceschini, è stata accolta con favore dal Premier Mario Draghi.
Il presidente del consiglio dei Ministri, ringraziando la dottoressa Costa per la significativa proposta, ha sottolineato come “la morte di David Sassoli rappresenti una grande perdita per l’Italia e per l’Europa intera. I tributi che gli sono stati rivolti riflettono la profondità del suo impegno a favore di una Europa più unita e più libera, come nelle intenzioni dei padri fondatori.” Per queste ragioni il Premier condivide “pienamente la proposta di intitolargli il Progetto Ventotene-Santo Stefano, per una Scuola di Alti pensieri in un luogo a lui molto caro. Sarà – ha concluso il presidente Draghi – un modo per tracciare una linea ideale con il passato, tra due momenti di rinascita del progetto europeo, di cui David Sassoli è stato appassionato protagonista”.
La nascita di una “Scuola di alti pensieri” ipotizzata dal compianto presidente del parlamento Europeo è concepita per accogliere “tutte le migliori esperienze formative sui diritti umani, la dignità della persona, la giustizia, la solidarietà, il ruolo della cultura e della sostenibilità per la costruzione della libertà, della democrazia e della solidarietà in Europa e nel Mediterraneo.”
Il progetto per il recupero dell’ex carcere di Santo Stefano, ha osservato il ministro Dario Franceschini, costituisce “un’iniziativa ambiziosa a cui guarda tutta Europa. Il valore di quei luoghi deve essere considerato per l’alto significato simbolico, è lì che è nata l’idea più rivoluzionaria dei nostri tempi: l’Europa federale. Ed è giusto oggi intitolare questo progetto a David che con il suo impegno politico e civico è stato in tutto il suo percorso di vita un interprete profondo dello spirito del Manifesto di Ventotene”.
“David Sassoli – aveva evidenziato la Commissaria Costa nella sua proposta al Presidente del Consiglio – ha saputo interpretare con garbo e determinazione quella sintesi che Lei ha molto bene espresso in Parlamento di ‘idealità e mediazione’ alla luce dei suoi saldi valori cattolico democratici e delle sue forti istanze di solidarietà, giustizia sociale, partecipazione civica e dialogo. Sono certa che la testimonianza e l’esempio di Sassoli resteranno anche nel cuore di tanti giovani che ci stanno inviando toccanti messaggi e che in questi anni lo hanno sentito vicino e attento alle loro richieste. Considero significativo e pertinente quindi che il Governo gli intitoli il Progetto Ventotene-Santo Stefano per una ‘Scuola di Alti pensieri’ che accolga tutte le migliori esperienze formative sui diritti umani, la dignità della persona, la giustizia, la solidarietà, il ruolo della cultura e della sostenibilità per la costruzione della libertà, della democrazia e della solidarietà in Europa e nel Mediterraneo”.
Silvia Costa ha ricordato in particolare le parole che David Sassoli aveva rivolto da Bruxelles il 17 settembre 2020 durante l’iniziativa da lei promossa proprio a Ventotene con le istituzioni locali e le amministrazioni componenti del Tavolo Istituzionale Permanente e sottoscrittrici del Progetto, tra cui la Presidenza del Consiglio, il Ministero della Cultura e il Ministero della Transizione Ecologica.
“Il carcere di Santo Stefano e l’isola di Ventotene costituiscono – l’aveva dichiarato Sassoli nel contribuito video allegato – dei capisaldi della nostra storia, punti di riferimento… Il passaggio di tanti protagonisti della vita della Repubblica italiana: Sandro Pertini, Umberto Terracini, Rocco Pugliese, uomini coraggiosi considerati scomodi, dissidenti politici, persone che hanno fatto della resistenza al fascismo una delle loro battaglie, sono stati costretti a trascorrere parte delle loro vite in questo carcere, molti addirittura le loro ultime ore. Il valore del carcere di Santo Stefano deve essere quindi considerato per il suo alto significato simbolico. Il patrimonio culturale è una parte importante della nostra identità comune. Il vostro progetto va proprio in questa direzione, ha il nostro sostegno e contribuisce a rafforzare quel senso di cittadinanza europea che proprio sugli scogli di Ventotene ha posto le sue fondamenta. E’ lì che abbiamo avuto uomini e donne che hanno immaginato, per noi, un futuro diverso. Non dobbiamo dimenticare che questa è stata una terra di ispirazione per tutti coloro che consideriamo i nostri padri fondatori e le loro parole sono ora, più che mai, attuali”.
Intervento video Davide Sassoli sul progetto di recupero del carcere borbonico Santo Stefano