TERRACINA – Sono stati fissati per mercoledì mattina, alle 12.30, gli interrogatori di garanzia per l’ex vice sindaco ed assessore all’urbanistica del comune di Terracina Pierpaolo Marcuzzi e per l’imprenditore Emiliano Suffer finiti ai domiciliari nell’ambito di una delicata inchiesta di Carabinieri e Guardia Costiera arricchita anche dall’iscrizione sul registro degli indagati di altre dieci persone, tra cui alcuni amministratori e tecnici del comune pontino.
Il legale di Maruzzi, l’avvocato Giulio Mastrobattista, ha anticipato come il suo assistito risponderà a tutte le domande del Gip Cario relativamente alle accuse che gli vengono mosse relativamente alla gestione dello stadio “Vittoria” del Borgo Hermada della cui società calcio Marcuzzi è stato presidente. All’ex vice sindaco sono stati contestati i reati di falso ideologico in atto pubblico , tentata truffa e turbativa d’asta commessi – secondo l’ipotesi accusatoria – per ottenere finanziamenti pubblici stanziati come risarcimento dell’ondata di maltempo che devastò Terracina nell’ottobre del 2018. Secondo gli inquirenti il vicesindaco aveva chiesto ristori sproporzionati ai danni reali subiti dalla tribuna dello stadio.
Le accuse che gli rivolgono il procuratore aggiunto La Speranza e i sostituti Sgarella e Giammaria sono essenzialmente tre. Nella prima Marcuzzi è accusato di un tentativo di truffa alla Regione Lazio perché avrebbe sovrastimato i danni del maltempo per ottenere un finanziamento maggiore per rifare l’intera tribuna dello stadio “Vittoria” considerata un bene pubblico dal quale non avrebbe tratto alcuna utilità personale, se non la popolarità. Nella seconda è ipotizzato il falso ideologico con il tecnico incaricato della perizia di ammaloramento della tribuna stessa. L’ex vice sindaco di Terracina è indagato, inoltre, anche per turbativa d’asta perchè avrebbe indotto il dirigente del comune a scegliere per i lavori una ditta senza procedere a estrazione. Secondo la sua difesa l’affidamento dei lavori era sotto soglia, cioè per un importo che non comportava l’obbligo di estrazione.
Mercoledì è atteso davanti il Gip Cario anche Emiliano Suffer, il 47enne imprenditore difeso dall’avvocato Lucio Teson che, appartenente ad una nota famiglia rom di giostrai, è finito nei guai per chiedere in modi spiccioli la conferma della disponibilità di una vasta area, di 4000 metri quadrati, a ridosso del porto di Terracina e utilizzata durante l’estate come luna park Suffer.
I due interrogatori di garanzia arrivano nelle ore in cui il sindaco di Terracina Roberta Tintari, respingendo al mittente (il Partito Democratico) la richiesta di dimissioni, sarà chiamata ad operare non tanto l’avvicendamento di Marcuzzi, al quale aveva revocato le dimissioni, quanto un mini rimpasto di Giunta con il quale dimostrare di aver superato questo autentico terremoto giudiziario.