GAETA – C’è chi chiede la convocazione del Consiglio comunale e chi invita a palesare il proprio dissenso con una manifestazione in programa il prossimo 29 gennaio. In entrambi i casi si tratta di due risposte ipotizzate, la prima dalla coalizione che sostiene Silvio D’Amante come sindaco alla prossima tornata elettorale e la seconda avanzata dall’Onorevole Raffaele Trano – in merito alla questione ex-piazzale della stazione, a Gaeta, e a ciò che ne è conseguito – a seguito del sequestro preventivo – in termini di viabilità per residenti e attività commerciali, in particolare lungo via del Piano.
“Constatiamo, a distanza di qualche settimana, che nulla, ma proprio nulla – scrive il candidato Silvio D’Amante – è stato fatto dall’Amministrazione Mitrano per risolvere l’assurda situazione del Piazzale della Stazione o meglio del parcheggio”. Così nella speranza espressa dal candidato che le Forze dell’Ordine intervengano a ripristinare la normale viabilità e – come dice nella medesima nota -” che la Signora Rosato, Presidente del Consiglio Comunale, nel quale tutti i cittadini sono rappresentati, esca dal suo assordante silenzio e convochi il Consiglio Comunale come le è stato richiesto dalla minoranza e consenta il confronto su un tema tanto importante quanto scandaloso per giungere a a , ‘̀, ‘ ‘”.
“Inquietante, vergognoso, inaccettabile. Sono queste le uniche parole che mi vengono in mente per descrivere la sorte dell’ex piazzale della stazione a Gaeta. Indigna tutti noi e offende la città”, esordisce invece nella sua nota l’On. Trano , che aggiunge: “Credo allora sia arrivato il momento di fare un appello alla città. Mi rivolgo a tutti quei protagonisti che in queste ore hanno sentito l’esigenza – giusta – di indignarsi e trasmettere tutto il proprio disappunto tramite un proprio comunicato o post social: mettiamo da parte le bandiere, gli schieramenti, l’appartenenza o peggio ancora il tifo. Scendiamo in piazza, ognuno con la propria voce e le proprie idee, ma tutti con un unico obiettivo: mostriamo di avere a cuore per davvero questo pezzo nevralgico della città sulla quale oltre a pendere un sequestro, una indagine penale e una storia inquietante e oscura, pende anche da diverse settimane una richiesta di convocazione di consiglio comunale per annettere immediatamente quell’area storica di Gaeta al patrimonio comunale”.
Ed ancora: “Penso che sia arrivato il momento di metterci la faccia e mi faccio promotore di una iniziativa collettiva, alla quale partecipare tutti, nessuno escluso, per manifestare e gridare insieme tutta la nostra disapprovazione e chiedere, con chiarezza e senza infingimenti, la convocazione immediata del Consiglio comunale, perché la città si riappropri dei propri spazi, dei propri beni, dei propri valori e della propria storia. Se davvero tutti coloro che hanno sentito il bisogno di scrivere il proprio comunicato, o di intraprendere le proprie iniziative politiche nelle sedi competenti, in Comune, in Regione, in Parlamento, compresi anche i cittadini che si sono indignati pubblicamente, hanno davvero a cuore come solo obiettivo il rispetto delle regole, la legalità, il bene comune e che l’ex piazzale delle stazione torni alla città, hanno e abbiamo tutti noi ora l’opportunità di opporci insieme a questa vergogna e cercare di combattere i comitati di affari per il bene di Gaeta. Facciamolo insieme nella nostra città, nella nostra piazza, pubblicamente. Facciamolo per noi, ma soprattutto per chi verrà dopo di noi! Rinunciare è legittimo, ma poi non si venga a rivendicare credibilità quando c’è stato da metterci la faccia perché i comunicati possiamo farli tutti”.
E conclude: “Scendiamo in piazza per manifestare insieme, senza bandiere o simboli di partito sabato 29 gennaio 2022. Area antistante l’ex-stazione di Gaeta”.