GAETA – Il reato resta lo stesso: lottizzazione urbanistica. Si è allungato l’elenco degli indagati per la variante urbanistica che, proposta dal Consorzio industriale del sud pontino, è stata approvata dalla Giunta Municipale di Gaeta il 2 agosto 2019 a favore del piazzale dell’ex stazione ferroviaria. Il sostituto procuratore Chiara D’Orefice ora ha iscritto sul registro degli indagati anche i vertici della “Cavour Immobiliare”, la società che ha acquistato il piazzale aggiudicandosi, quale unica offerta in lizza, l’avviso promosso dallo stesso Consorzio Industriale.
Secondo la versione della Procura di questa lottizzazione urbanistica ne avrebbe tratto vantaggi la stessa “Cavour Immobiliare” quando a monte l’iter tecnico amministrativo sarebbe stato negativamente condizionato dal mancato parere della Regione Lazio e senza un idoneo piano attuativo e programma urbanistico”.
Intanto l’area è stata interdetta da due settimane dalla proprietà alla sosta di residenti e delle attività commerciali della zona e i disagi stanno condizionando la mobilità nel centro urbano di Gaeta.
La “Cavour Immobiliare” ha impugnato al Riesame il decreto di sequestro del Gip Casinelli del 16 dicembre scorso ma in extremis ha deciso di non discuterlo più – ma c’era da aspettarselo con le inchieste tuttora in corso – nella fase in cui arrivavano gli avvisi di garanzia per i suoi massimi dirigenti. Nel frattempo il presidente della commissione trasparenza del comune Franco De Angelis ha presentato un documento per chiedere che il consiglio comunale di Gaeta affrontasse l’intera problematica del piazzale della stazione non mancando di censurare il mancato acquisto da parte del comune e chiedendo la sostituzione dei dirigenti comunali finiti sott’inchiesta. La presa di posizione di De Angelis, appena notificata, è stata inviata dalla segretaria comunale Antonella Marra direttamente agli uffici della Procura di piazza Labriola. Un altro puzzle in un mosaico tutt’altro che concluso…