APRILIA- Omicidio colposo. Con questa ipotesti di reato contro ignoti la Procura di Roma ha aperto un’indagine per appurare eventuali responsabilità sulla morte di Adriana Tanoni, la ragazza di 28 anni di Aprilia che, dichiaratamente “No Vax” e positiva al Covid, ha cessato di vivere il 20 gennaio al Policlinico Umberto I dopo un graduale peggioramento del suo quadro clinico.
A chiedere ed ottenere il coinvolgimento dei pm di piazza Clodio sono stati i genitori della 28enne per accertare eventuali profili penale su quanto accaduto. Se la donna alla 31esima settimana era riuscita a dare alla luce il proprio bambino, i genitori della vittima hanno dichiarato nella denuncia che la 28enne aveva deciso di non vaccinarsi su consiglio della ginecologa che la seguiva per la gravidanza. Il coinvolgimento della Procura è circostanziato e fa riferimento alla situazione di salute della 28enne che subito dopo Natale aveva cominciato ad accusare tosse e sintomi influenzali. Effettuando il tampone molecolare la donna aveva scoperto, insieme al marito e ad un’altra figlia, di essere stata colpita dal Covid 19.
Secondo hanno quanto hanno messo per iscritto nella denuncia alla Procura i genitori la 28enne avrebbe chiesto di essere ricoverata presso alcuni ospedali della provincia di Roma per partorire il secondo figlio. E a dire dei genitori di Adriana Tanoni nessuno le avrebbe diagnosticato in tempo una polmonite interstiziale che era probabilmente già in atto. Il ricovero all’Umberto I° della 28enne c’era stato il 7 gennaio, in tempo, prima del decesso, di dare alla luce a causa dell’aggravamento delle sue condizioni, il suo secondo bambino.