GAETA – Sta facendo discutere – e tanto – la presa di posizione del sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano con cui ha diffidato la “Gaeta parking” a riaprire la strada di collegamento tra via del Piano e via Mazzini chiusa dal privato dopo che l’area il 18 dicembre scorso era stata sequestrata dal Gip del Tribunale di Cassino Alessandra Casinelli nell’ambito di un filone d’inchiesta della stessa Procura cassinate in cui si ipotizzano i reati di concorso in lottizzazione urbanistica per il vicino piazzale dell’ex stazione ferroviaria.
Della diffida alla “Gaeta Parking”, che del piazzale non è il proprietario (è la Cavour Immobiliare) ma sulla scorta di un contratto privatistico è il conduttore per lo svolgimento dell’attività economica di un parcheggio a pagamento, il sindaco Mitrano ne ha dato notizia nel giorno in cui si è svolta regolarmente una manifestazione di protesta per chiedere all’amministrazione di farsi carico di portare avanti alcune iniziative pubbliche.
Tra queste ci sono l’immediata disponibilità dell’area per eliminare gli attuali disagi legati soprattutto alla mobilità pubblica e soprattutto la sua acquisizione da parte del comune approfittando dell’inchiesta penale tuttora in corso da parte della Procura di Cassino. il sit in è riuscito, ha registrato la partecipazione di un folto gruppo di cittadini comuni e di operatori commerciali della zona e del centro urbano di Gaeta.
Esiste un legame tra la manifestazione “senza le bandiere dei partiti politici” promossa dal deputato di “Alternativa C’è” Raffaele Trano e la diffida rivelata dal sindaco Mitrano? E’ l’interrogativo che campeggia in queste ore con l’amministrazione impegnata nelle fasi iniziali della campagna elettorale che culminerà nel voto amministrativo della prossima primavera a dimostrare il contrario.
“Sin dalle prime ore dopo l’avvenuta chiusura del tratto di strada che congiunge via del Piano a via Mazzini, abbiamo prontamente avviato – ha subito dichiarato Mitrano – tutte quelle procedure affinché si riaprisse il passaggio”. Il sindaco, a distanza di due settimane, ha ribadito che l’amministrazione non è stata a guardare. Anzi ha avviato “di concerto con gli uffici un costante e proficuo confronto con le altre istituzioni”. Quali il sindaco di Gaeta non le specifica ma probabilmente una richiesta di riapertura del piazzale dell’ex stazione ferroviaria già il 13 gennaio è stato inviata all’ufficio Gip guidato dalla dottoressa Casinelli. E’ lo stesso magistrato che un mese prima,accogliendo un’istanza del capo della Procura di Cassino Luciano D’Emmanuele, aveva disposto il sequestro penale (formalmente mai applicato) e aveva indagato inizialmente con l’ipotesi accusatoria di lottizzazione urbanistica 10 tra tecnici e amministratori del comune di Gaeta (compreso il sindaco Mitrano) e del Consorzio industriale del sud pontino e successivamente (in concomitanza della chiusura dell’area avvenuta la sera dell’11 gennaio scorso) i vertici della società proprietaria, la “Cavour Immobiliare”.
Dal 13 gennaio il comune di Gaeta si è posto in una posizione di religiosa attesa e, soltanto dopo due settimane,mercoledì 26 gennaio, è tornato alla carica inviando una seconda nota di sollecito e chiedendo “chiarimenti e di dare seguito alla richiesta avanzata”. La svolta – secondo la versione del sindaco di Gaeta – ci sarebbe stata venerdì 28 gennaio quando il Gip del Tribunale di Cassino con “un provvedimento ha autorizzato la viabilità per e nel piazzale dell’ex stazione di Gaeta”– sono state le testuali parole del primo cittadino.
L’Amministrazione comunale si immediatamente attivata e ha avanzato subito una formale diffida nei confronti della Gaeta Parking “affinché si provvedesse immediatamente a rimuovere gli ostacoli che illegittimamente impediscono la predetta viabilità con gravissimo disagio alla collettività”.
Una richiesta apparentemente legittima che si presta ad alcune considerazioni: può un sindaco , che è indagato per lottizzazione urbanistica, avanzare una richiesta di questa portata? Può il comune , benché la comunità a tutti i livelli stia subendo disagi di non secondaria importanza, diffidare un privato che del piazzale della stazione ha solo la conduzione e dunque la gestione? Perché non è stata invitata a riaprire l’area la Cavour Immobiliare che è la vera proprietà del sito sequestrato in via preventiva dal Gip Casinelli? Perché il sindaco Mitrano ha utilizzato lo strumento della diffida e non quello (più efficace e tempestivo) dell’ordinanza adducendo validi motivi di ordine pubblico? Intanto la manifestazione di sabato pomeriggio è servita con tanti gaetani comuni in strada a lanciare un sasso nello stagno. Il piazzale dell’ex stazione ferroviaria, nonostante la diffida di Mitrano, continua a rimanere desolatamente chiuso.
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