TERRACINA – Anche il Sostituto procuratore Valentina Giammaria della Procura di Latina ha partecipato lunedì mattina alla discussione dei ricorsi presentati dall’ex vice sindaco di Terracina Pierpaolo Marcuzzi e dall’imprenditore Emiliano Suffer, tuttora ai domiciliari dopo essere arrestati da Carabinieri e Guardia Costiere nell’ambito di un’unico procedimento sulla realizzazione della nuova tribuna dello stadio “Vittoria” del Borgo Hermada e sull’installazione di un luna park nel piazzale del porto di Terracina.
I legali dei due indagati, gli avvocati Giulio Mastrobattista e Lucio Teson, hanno chiesto la revoca della misura domiciliare che invece il Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario aveva confermato al termine degli interrogatori di garanzia per la sussistenza – a suo dire – della gravità del quadro probatorio. Il Tribunale del Riesame per la cronaca si è riservato la decisione ma durissima è apparsa la linea difensiva di Marcuzzi, indagato per falso ideologico in atto pubblico , tentata truffa e turbativa d’asta commessi – secondo l’ipotesi accusatoria – per ottenere finanziamenti pubblici stanziati come risarcimento dell’ondata di maltempo che devastò Terracina nell’ottobre del 2018.
Secondo gli inquirenti l’ex vicesindaco avrebbe chiesto ristori sproporzionati ai danni reali subiti dalla tribuna dello stadio. L’avvocato Mastrobattista ha definito “lacunosa e non veriteria” la perizia disposta dalla Procura in ordine alla situazione di assoluta precarietà in cui si trovava la tribuna dell’impianto di Borgo Hermada. In quest’ottica ha presentato una controperizia ed una memoria contenente i risultati di un’indagine difensiva svolta dopo l’emissione delle due misure restrittive.
Una curiosità: le vicende processuali di Marcuzzi e di Suffer fanno parte di un unico procedimento penale ma i due ricorsi erano stati inizialmente calendarizzati in due giorni diversi. Il Tribunale del Riesame con l’avallo della rappresentante della Procura ha proposto di riunirli in un’unica discussione. Il legale dell’ex vice sindaco di Marcuzzi invece si è opposto e ha chiesto lo svolgimento di due distinte discussioni per le quali i giudici del Tribunale della Libertà – come detto – si sono riservati la decisione.