VENTOTENE – Terremoto politico istituzionale al comune di Ventotene. Quando stava per iniziare la campagna elettorale per l’elezione diretta del nuovo sindaco e per il rinnovo consiglio comunale, questa mattina sei degli 11 consiglieri comunali hanno deciso di dimettersi in blocco avviando di fatto la procedura per lo scioglimento del consiglio isolano con la contestuale decadenza del sindaco notaio Gerardo Santomauro. I primi ad apporre le rispettive firme sul documento inviato al segretario generale del comune e al prefetto di Latina Falco sono stati i tre consiglieri d’opposizione della lista “Ventotene Vive”, Raffaele Sanzo, Pietro Pennacchio e Andrea Biondo. Si sono poi aggiunti altrettanti esponenti che sono stati eletti alle amministrative del 2017 nella lista di maggioranza di “Buona onda”, l’ex vice sindaco e assessore al demanio Modesto Sportiello e i consiglieri Silvestro Verde e, per ultimo, Umberto Matrone.
E’ stata la decisione di quest’ultimo- firmatario di un’autonoma e contestuale lettera di dimissioni – a far pendere l’ago della bilancia a favore delle minoranze che da tempo, al cospetto di tante e delicate inchieste penali della procura della repubblica di cassino, denunciavano l’arroccamento in cui era finita l’amministrazione Santomauro nella fase in cui è entrato nel vivo l’iter per il miliardario progetto di riconversione e recupero dell’ex carcere borbonico sull’isolotto di Santo stefano. L’ormai ex sindaco di Ventotene Santomauro ha appreso a Benevento, dove vive e lavora, la decisione dei sei consiglieri comunali di porre fine anticipatamente al suo primo mandato.
Definendola questa scelta “irresponsabile e insensata” Santomauro ha confermato la sua volontà a ricandidarsi alle elezioni amministrative.Intanto la seconda isola pontina per la seconda volta consecutiva affrontera’ il nuovo voto amministrativo con una nuova gestione commissariale del comune il cui inizio sara’ deciso nelle prossime ore dal Prefetto di Latina Maurizio Falco.