FORMIA – E’ una donna la nuova segretaria del Partito Democratico di Formia. La sua elezione, che per certi versi sfata un tabù storico, è scaturita dal congresso che, in video conferenza, è stato celebrato sabato sera con uno svolgimento che, a differenza di quello di Gaeta, è scivolato via come l’olio. Per la guida del Pd è stata eletta all’unanimità Ottavia Raduazzo al termine di un congresso svolto con una sola mozione presentata – rispettando le previsioni della vigilia- dalla componente che ha il dominio assoluto sul Pd formiano, quella capitanata dall’ex candidato a sindaco e attuale capogruppo consiliare Luca Magliozzi.
Ha voluto affidare la guida del “campo libero e progressista formiano” ad uno dei rappresentanti della nuova guardia . Il congresso non ha avuto storia sulla scorta di un tesseramento schiacciate e al prevedibile disimpegno congressuale della componente guidata dal quattro volte sindaco Sandro Bartolomeo. Molti suoi rappresentanti hanno deciso di rinnovare il tesseramento, alcuni come il capogruppo della lista d’ispirazione Dem “Guardare Oltre” (ha sostenuto la candidatura a sindaco dell’infettivologo Amato La Mura), Imma Arnone, ha evitato rinnovare la propria adesione, altri ancora hanno lamentato di non essere stati neppure convocati dall’ex segretario Magliozzi a partecipare o mano al dibattito congressuale.
L’elezione della Raduazzo è stata calcolata con piglio. E’ stata premiata una giovanissima, una dirigente che aiutato tanto Magliozzi lo scorso autunno a sostenere la sua candidatura a sindaco per il “campo libero e progressista” . La dottoressa Raduazzo è figlia, poi, dell’ex moscardelliana Loredana Napoli che nel direttivo uscente faceva parte della componente guidata dall’ex sindaco di Formia. Il suo voto fu determinante per l’esito della velenosa votazione del direttivo (7 a 6) che mise in minoranza la componente dell’ex primo cittadino relativamente all’iniziale proposta di candidatura a sindaco del dentista Francesco Occipite Di Prisco. Quest’ultimo, poi, misteriosamente rinunciò e Luca Magliozzi, dopo il partito, acciuffò anche la candidatura a Sindaco.
Con la nomina della Raduazzo, avvenuto nell’ambito di un congresso denominato “Dentro il futuro” il nuovo corso del capogruppo Magliozzi ha voluto rasettare, a sua immagine e somiglianza, il volto del partito Democratico escludendo definitivamente rappresentanti vicini all’ex sindaco di Formia. Questo nuovismo non è stato totale. Nel rinnovato consiglio direttivo sono stati eletti dirigenti del Pd che, sul piano amministrativo, hanno avuto un passato, più o meno remoto, con alcune amministrazioni di centro sinistra che hanno governato Formia. Tra questi figurano i nomi dell’ex assessore al commercio Clide Rak, dell’ex consigliere comunale centrista Gianluca Giattino, dello stesso dottor Francesco Occcipite Di Prisco o di un’ex consigliera comunale eletta nella coalizione civica della professoressa Paola Villa.
Serena Cardillo non dimenticherà quanto le capitò il 28 dicembre 2020. Quel pomeriggio surrogò, quale prima dei non eletti, il compianto Gerardo Forte ma, dopo un’ora soltanto, la sua prima esperienza consiliare terminò perché la travagliata maggioranza Villa non riuscì ad approvare la salvaguardia degli equilibri di bilancio. Inevitabile il via alla procedura per lo scioglimento, il secondo consecutivo, del consiglio comunale di Formia.
Del nuovo parlamentino Dem fanno parte anche Giulia Di Russo, Aurora De Luca, Debora Adipietro,Attilio Giacobone, Giuseppe De Santis, Stefano Scipione (anch’egli ex un dirigente della coalizione Villa), Sergio Conte, Vincenzo Valente, Erasmo Lombardi, Giancarlo De Filippo e Angelo Leccese, quest’ultimo primo dei non eletti nella lista del Pd al consiglio comunale.
“La nostra nuova segretaria è una ragazza in gamba con tanta voglia di fare e di impegnarsi – ha esordito il consigliere Dem figlio d’arte Alessandro Carta – Nel Pd non c’è il grande capo e i sudditi che obbediscono, ci sono teste pensanti. Poi per quanto riguarda i fuori usciti dal Pd perché avrebbero dovuto partecipare, hanno sostenuto un candidato alternativo e operano in uno schieramento di centrodestra con il loro consigliere comunale di riferimento. Il Pd non può essere una carrozza dove si sale e si scende a proprio piacimento”. Il Pd di cui parla Carta jr è lo stesso che un mese fa ha appoggiato la candidatura alla presidenza dell’amministrazione provinciale del sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli, una sfida promossa dal segretario regionale e Senatore di Forza Italia Claudio Fazzone cui ha partecipato lo stesso Luca Magliozzi risultando il primo dei non eletti nella lista del Pd per il consiglio provinciale.
Magliozzi si è dichiarato molto soddisfatto per l’esito del congresso cittadino: “Dentro il Futuro” è stato un momento di condivisione, un luogo virtuale dove tornare a parlare di politica e provare, insieme, ad immaginare un partito non nuovo, ma diverso. Un partito: inclusivo, plurale, moderno. Abbiamo voluto tracciare il perimetro di un campo largo riaffermando al suo interno la centralità del Partito democratico allontanando allo stesso tempo le sirene di accordi improbabili e sperimentazioni politiche che non sono nella nostra storia ma anche riformulare con più incisività i progetti della ripresa, della sostenibilità, della solidarietà, guardare al futuro investendo sui giovani, sulle loro idee e sulle loro energie e coinvolgendo le nuove generazioni nel processo di trasformazione della società, elaborando una proposta politica nuova, credibile e attuabile”.
Lo stesso ex candidato a sindaco del Pd ha commentato positivamente lo svolgimento del tesseramento “dopo l’incoraggiante risultato elettorale che ha premiato il lavoro svolto da una squadra capace di aver contribuito a rilanciare un campo largo di centrosinistra nella nostra città. Si tratta di un partito rinnovato che dovrà raccogliere e fare proprie nuove sfide con l’intento di iniziare una nuova stagione di coinvolgimento dei cittadini attorno un progetto che metta al centro la città dialogando con tutte quelle realtà (giovani, associazioni e imprese) che vivono Formia”.
Per Magliozzi il Pd “dall’opposizione si impegnerà ad avviare in città un dialogo franco con l’amministrazione, proponendo nuove idee, avendo l’ambizione di agire in un perimetro politico più ampio possibile per lavorare alla realizzazione di una città moderna, sostenibile e solidale. A prescindere dall’esito elettorale immaginiamo una politica locale che dovrà fare scelte coraggiose per contrastare lo spopolamento della città, rimediare al progressivo impoverimento del tessuto economico e sociale e arginare la crescita delle disuguaglianze. Aderire al Partito Democratico di Formia – ha terminato Luca Magliozzi – vuol dire entrare a far parte di una nuova storia da scrivere insieme”.