PONZA – La stagione turistica non è ancora iniziata a Ponza ma le premesse non invitano all’ottimismo. La principale isola pontina è alle prese con la gestione di una serie di discariche illegali a cielo aperto che deve indurre alla dovuta riflessione l’amministrazione comunale. In località Tre Venti, lungo la strada provinciale, il panorama mozzafiato di Palmarola si può comodamente ammirare seduti su…una poltrona rossa abbandonata. Spicca in un bell’ammasso di rifiuti d’ogni genere, dai materassi a un seggiolone, da porte e finestre a una sedia da ufficio, tavoli, armadi e scatoloni vari.
C’è anche uno scivolo blu che faceva parte del parco giochi dei bimbi in località Giancos. Era rotto ed è stato sostituito. Il Comune aveva infatti sistemato l’area giochi, la prima in assoluto realizzata a Ponza dall’Amministrazione Vigorelli nel 2013, che, vittima dell’usura del tempo, era stata sostituita grazie ad una spesa di circa 36mila euro. Ora i resti del vecchio parco giochi sono finiti nella discarica a cielo aperto a Tre Venti, a vecchia pavimentazione antiurto è stata ammucchiata a Giancos, in bella vista, sotto il muro di Villa Cristina.
Infine, un altro ammasso di rifiuti fa bella mostra di sé lungo la via Panoramica, a qualche centinaio di metri dall’Hotel Chiaia di Luna. Alcuni mesi Comune e Capitaneria avevano organizzato una raccolta di rifiuti di ogni tipo gettati in mare nell’area portuale di Ponza. “Tutto il materiale ha riempito uno scarrabile preso in affitto dalla ditta “Zinicola”- accusa ora l’ex sindaco isolano Piero Vigorelli – Il Comune non ha pagato la ditta che –a suo dire – ha svuotato lo scarrabile in strada e tanti saluti. Per fortuna si vota in primavera e Ponza finirà di subire l’incapacità criminale dell’amministrazione in carica”.