LATINA – L’Acqualatina blocchi la prescrizione a favore di quelle migliaia di utenti che hanno versato all’ente gestore sin dal 2014 le partire pregresse definite illegittime da una sentenza della Corte d’Appello di Roma. La richiesta è contenuta in una lettera che i legali promotori della classe Action hanno inviato ad Acqualatina.
L’istanza è stata formulata in attesa proprio che la Corte di Cassazione si pronunci nel merito sull’ammissibilità del ricorso proposto naturalmente da Acqualatina contro la sentenza della scorsa estate dei giudici di secondo grado. L’ente gestore è stato invitato ora a non applicare, dunque, i termini prescrizionali a favore di quei contribuenti che invece hanno chiesto di vedersi rimborsati i canoni sulle partite pregresse non riconosciute da una sentenza da parte dei giudici d’appello.
Il comitato dei legali sulla Class Action, formato dagli avvocati Massimo Clemente, Vincenzo Fontanarosa, Christian Lombardi, Patrizia Menanno, Orazio Picano e Chiara Samperisi, ha invitato tutti coloro che non hanno autonomamente a fare altrettanto, in modo da non precludersi la possibilità di aderire alla Class action nell’ipotesi che i giudici della Suprema Corte dichiari ammissibile l’istanza. L’appello è stato rinvolto soprattutto ai titolari delle utenze relative alle attività imprenditoriali, commerciali, artigianali o professionali ad attivarsi per non vedersi dichiarato “prescritto” il diritto ad agire per ottenere la restituzione delle somme versate.