Nove indagati e disposto il controllo giudiziario di cinque aziende agricole. E’ il frutto di un’operazione di polizia giudiziaria contro il caporalato, eseguita dai commissariati di polizia di Terracina e Fondi per dare esecuzione ad altrettante misure cautelari personali e reali emesse dal gip del Tribunale di Latina nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Latina. La vasta operazione è stata coadiuvata dal personale del Reparto prevenzione Crimine Lazio e supportata da un elicottero del primo reparto volo di Pratica di Mare. Dagli approfondimenti sono emerse “pratiche del tutto illegali nella filiera agroalimentare”, “le illecite attività di intermediazione” e il “caporalato tra Terracina, Fondi, Monte San Biagio, Sabaudia, San Felice Circeo e Maenza. Le indagini erano partite nel 2018 dopo la protesta pacifica di alcuni migranti ospiti di un centro di accoglienza straordinaria proprio per richiamare l’attenzione sulle condizioni di sfruttamento. Sono emerse “situazioni di sfruttamento che hanno riguardato circa 100 lavoratori agricoli”.
Questa operazione di polizia giudiziaria contro il caporalato è stata accompagnata da una valanga di commenti. Il primo è stato dell’assessore regionale al lavoro Claudio Di Berardino: “Gli arresti evidenziano come il fenomeno del caporalato nella filiera agroalimentare è ancora un male presente nel territorio. Il sistema criminale emerso dalle indagini conferma che come Regione Lazio dobbiamo continuare ad andare avanti per la strada tracciata intervenendo contro la pratica del reclutamento e dei trasporti illegali e contro rapporti di lavoro sottopagati. Con la sperimentazione messa in opera nella provincia di Latina la Regione ha attivato degli sportelli dedicati all’agricoltura nei centri per l’impiego e creato una App per il corretto incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, introdotto il servizio di trasporto gratuito sui mezzi Cotral, utilizzando una comunicazione in 5 lingue per far arrivare il nostro messaggio davvero a tutti. Durante la pandemia è stato pubblicato un bando che prevede il contributo per garantire il trasporto dei lavoratori da e per i luoghi di lavoro tramite mezzi di trasporto a noleggio e nel rispetto delle misure di contenimento della diffusione del Covid 19”.
Per Davide Fiatti, della segreteria nazionale Flai Cgil “riuscire a tutelare l’occupazione rende i lavoratori meno ricattabili. Le indagini della polizia che hanno portato alla luce l’ennesimo caso di caporalato ci fanno capire l’entità della sfida che abbiamo davanti. Non possiamo abbassare la guardia”.
E mercoledì 16 febbraio alle 11, si insedierà presso la Prefettura di Latina un tavolo tecnico per avviare un protocollo operativo per fronteggiare il lavoro nero in agricoltura e per sostenere attraverso forme di credito agevolato e micro credito le aziende iscritte alla “Relaq” e i dipendenti in forza alle aziende aderenti. Obiettivo dell’incontro è dare impulso al protocollo operativo sottoscritto tra la Regione Lazio e la Prefettura di Latina per rafforzare processi di collegamento delle Reti Territoriali, migliorare l’offerta di servizi ai migranti, realizzare di un’azione di sistema regionale e interregionale volta a prevenire il fenomeno dello sfruttamento lavorativo e del lavoro irregolare, potenziare assistenza, integrazione ed accompagnamento al lavoro regolare delle vittime o potenziali vittime di sfruttamento.