GAETA – È stata lanciata, nel corso dei lavori del quinto tavolo del LAB32, “Salute e sociale”, una nuova sfida: “Gaeta Città della Salute”, progetto che punta a rendere Gaeta un comune moderno e al passo con i tempi, anche in relazione alla salute dei suoi abitanti, come una vera e propria “healthy city”.
Per dare vita a “Gaeta Città della Salute”, il candidato sindaco Cristian Leccese ha proposto l’adesione al manifesto “La Salute nelle città: bene comune”, promosso dall’Health City Institute, con il patrocinio dell’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, di Federsanità ANCI, dell’Istituto Superiore di Sanità e del Cities Changing Diabetes.
“Si stima – ha spiegato Cristian Leccese – che nei prossimi decenni la popolazione urbana rappresenterà il 70% di quella globale. In Italia, il 37% risiede nelle 14 Città metropolitane, e il tema della salute sta diventando una priorità di azione amministrativa da parte dei sindaci. L’urbanizzazione e la configurazione attuale delle città offrono per la salute pubblica e individuale tanti rischi quante opportunità, ma se sono pianificate, ben organizzate e amministrate coscientemente, le opportunità possono superare i rischi. Ecco perché vogliamo aderire al manifesto “Salute nelle città: bene comune”, realizzando il progetto “Gaeta Città della Salute”. Il nostro futuro, infatti, dipende anche dal benessere fisico, mentale e sociale”.
“La promozione della sanità territoriale – continua Leccese – va anche valutata sotto un altro punto di vista, in particolare continuando a collaborare con le istituzioni competenti, prima tra tutte la ASL, per il potenziamento e la maggiore efficacia dei servizi territoriali. Come l’esperienza di successo portata avanti dal nostro sindaco, Cosmo Mitrano, per la realizzazione di un polo specialistico dedicato alla diagnostica presso il presidio Monsignor Di Liegro, e l’apertura dell’ambulatorio del Bambin Gesù presso i locali di Via Firenze, bisogna continuare a collaborare con le diverse istituzioni, al fine di migliorare e potenziare l’offerta di servizi e infrastrutture per una sanità di qualità”.