GAETA – Se pensavate di esservi liberati di lui, avete fatto proprio male i conti. Cosimino Mitrano il prossimo maggio uscirà di scena dopo aver governato per due lustri Gaeta ma la sua ombra, in caso di elezione del suo erede e rampollo naturale Cristian Leccese, aleggerà ancora sull’amministrazione che uscirà vincitrice dalle urne. Mancava l’ufficialità ma la conferma è arrivata da una massiccia campagna di marketing elettorale che il Sindaco ha iniziato nella giornata di martedì utilizzando i principali canali sociale e, soprattutto, whattsapp
Dell’ingolfata coalizione che sostiene la sfida elettorale di Leccese si è aggiunta, infatti, un’ottava lista che porta il nome del sindaco ancora in carica e nella pienezza del suo mandato: “Mitrano nel cuore”. Il logo è lo stesso delle fortunate amministrative del 2017. Il cuore è stilizzato vicino alla scritta “Mitrano nel cuore” che in un schieramento volutamente privo – su decisione del primo cittadino di Gaeta – dei simboli dei partiti nazionali intende proprio affermare questo principio: per contribuire a rendere ancora più appettibile una proposta programmatica ci vogliono le persone con le loro idee e capacità. Il resto – ed è un caposaldo della filosofia mitraniana – non conta.
La campagna marketing di “Mitrano nel cuore” sembra aver definito e concluso l’organigramma della coalizione di Leccese. Inizialmente erano sei (“Avanti tutta”, “Azzurri per crescere ancora”, “Il nuovo Quadrifoglio”, “Gaeta Democratica”, “Leali per Gaeta” e Azione Popolare) cui si è aggiunta la lista surrogato di Fratelli d’Italia, “Gaeta tricolore”. E’ la stessa che, dopo il mancato accordo elettorale con la Lega, ha fatto dietrofront rinunciando al reclamizzato simbolo nazionale.
Con “Mitrano nel cuore” il sindaco in carica ha voluto lanciare da una parte un chiaro segnale politico al suo rampollo pronto a raccogliere la sua pesante eredità politico-amministrativa: sono in grado di decidere sin d’ora il tipo di maggioranza che avrai in Consiglio comunale. Cosimino Mitrano ha deciso di non candidarsi consigliere ma la sua forza elettorale sarà capace di sicuro di condizionare i rapporti di forza nella futuribile maggioranza di governo. E le indicazioni sono quelle di puntare su alcuni fedelissimi che siedono in Giunta (come il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Angelo Magliozzi e l’assessora alla scuola Gianna Conte) o nella stessa assemblea civica (Michela Di Ciaccio).
Questa formazione civica non ha l’intento di condizionare i prossimi spazi di manovra del candidato sindaco Leccese ma dall’altra parte vuole prevenire possibili fughe in avanti di chicchessia. Mitrano non sarà personalmente protagonista della vita politico amministrativa di Gaeta nella prossima consiliatura ma intende creare una cintura di sicurezza attorno al “mio amico Cristian” per il quale chiede di sostenere la sua sfida elettorale.
Non sono piaciute alcune mosse del riconfermato consigliere provinciale di Forza Italia e neo vice presidente della Provincia Luigi Coscione, una su tutte: di formare un ticket familiare con la sorella prossima ad essere candidata nella lista che richiama quella di Forza Italia, “Azzurri per crescere ancora”. Mitrano naturalmente punta sulla fidelizzazione del suo nome ma l’intento è – come detto – salvaguardare Leccese da un spauracchio che nella campagna elettorale di Gaeta già si intravvede: il voto disgiunto.
Se le liste numericamente sono potenzialmente in grado di arrivare a sfiorare anche il premio di maggioranza, Mitrano ha capito che il suo candidato, nonostante le divisioni nel centro sinistra e la rottura della Lega rispetto al potenziale alleato Fdi, deve evitare di affrontare il ballottaggio.
E’ un rischio che la coalizione Forza Italia-parte del Pd e liste civiche non può correre. Per nessuna ragione al mondo. Da qui l’endorsment che, lanciato in un messaggio di whatsapp, è stato ripreso (volutamente) da tutti i social: “Cristian…persona capace e di fiducia. Lui diventerà sindaco della nostra bellissima città e potrà terminare i progetti già in essere ed implementare dei nuovi. Ho voluto presentare una lista – ha spiegato Mitrano – che lo supporterà, insieme agli altri amici della coalizione. Dammi una mano promuovendola tra i tuoi amci. Un abbraccione forte” – è l’epilogo tutto mitraniano del sindaco di Gaeta.
Intanto nel Pd è iniziato il conto alla rovescia per la celebrazione il 12 marzo del congresso cittadino, un momento fondamentale che potrebbe contribuire a risolvere o ad acuire definitivamente le divisioni esistenti tra i due candidati a sindaco del campo progressista, Sabina Mitrano e Silvia D’Amante.
La proposta lanciata su alessioporcu.it dal capogruppo di Demos Franco De Angelis non è passata inosservata e a commentarla è l’altro esponente rimasto a rappresentare la minoranza in consiglio comunale, Emiliano Sciniscariello de Una nuova stagione ma ormai noto come l’autore del progetto politico di Sabina Mitrano.
“Un anno fa mi dissero che le primarie non si dovevano fare – spiega Scinicariello – per evitare che Cosimino scegliesse anche il nostro candidato. Ora vanno bene? Io la risposta ce l’avrei… Comunque mi pare tardi. La mia proposta generosa aveva ben altro tenore. Silvio merita il riconoscimento per ciò che ha rappresentato per Gaeta. Avrebbe potuto ambire a guidare in maniera unitaria la segreteria del PD, benché i numeri non fossero dalla sua parte. Sarebbe stata una leadership autorevole di un partito che aveva necessità di rinascere….Le primarie di coalizione o solo del Partito? Lasciamo che a decidere sia il Pd. A breve c’è il congresso e vedremo come finisce. Se perdiamo, ci accomoderemo all’opposizione. Senza scalpitare, anzi….”
Intanto in uno dei due fronti progressisti, quello che candida alla massima carica amministrativa l’ex sindaco Silvio D’Amante, il capogruppo di Demos Franco De Angelis ribadisce la sua fedeltà al dentista residente a Formia. Nessun ripensamento e ha ribadito “con forza che il candidato Sindaco che sostengo e continuerò a sostenere è il dottor Silvio D’Amante. Ho avuto la possibilità, nel corso della sua passata esperienza come Sindaco della città, di scoprire in lui una persona onesta, competente, affidabile e franco nei rapporti interpersonali, sia che si trattasse di dipendenti della casa comunale sia nei confronti di comuni cittadini. In questa particolare fase della situazione politica gaetana non posso che dare tutto il mio supporto a Silvio D’Amante che ritengo la persona in grado di dare una svolta alla gestione della cosa pubblica in termini di trasparenza, legalità, condivisione nelle scelte che si andranno ad operare nell’interesse di tutta la comunità, a dispetto di proclami di altri candidati che si pongono come obiettivo quello di proseguire nella realizzazione di una fantomatica ‘grandezza’ di Gaeta”.
“A mio avviso – ha aggiunto De Angelis – amministrare efficacemente la cosa pubblica significa rispettare le istituzioni e i loro rappresentanti senza aggredire con offese gratuite in caso di dissenso, dare voce alle istanze legittime di tutti i cittadini e tenere in debito conto le loro aspettative senza prendere decisioni calate dall’alto e magari dettate da interessi esterni alla nostra città, difendere e mettere in sicurezza il patrimonio storico e artistico senza stravolgerne completamente i contorni, promuovere azioni per uno sviluppo diffuso e solidale della città che possa portare benessere a tutti senza favorire soltanto i propri sostenitori e lasciare indietro gli altri cittadini, salvaguardare il territorio senza svenderne pezzi ad imprenditori ed affaristi dell’ultima ora.”
Intanto nella bufera è finita la segretaria uscente del Pd Nunzia Madonna.
Il congresso deve essere ancora celebrato (in occasione dell’assemblea congressuale provinciale di sabato scorso tre dirigenti di Gaeta Emiliano Scinicariello, Claudia Magliuzzi e Gabriele Piras sono stati eletti nel nuovo direttivo) e volano giù scintille tra le tre componenti in lizza per la futura guida. Nella pagina facebook di Cristian Leccese è comparso il simbolo del Pd che al momento nessuno è autorizzato ad utilizzare. Le scuse della segretaria Madonna:”Inavvertitamente dopo aver postato su Partito Democratico è rimasta questa pagina come profilo principale. Mettendo mi piace con il profilo personale per errore è risultato postato da PARTITO DEMOCRATICO”. In maiuscolo questa volta.