FORMIA – I generi alimentari raccolti, soprattutto quelli a lunga conservazione, erano talmente tanti, insieme al vestiario e ai medicinali, che ora servirà un tir. La generosità di Formia e, in particolare, della comunità parrocchiale del Villaggio Don Bosco era riscontrabile sabato mattina quando a Cassino, nei pressi dello svincolo autostradale, ha fatto sosta un bus proveniente da Castellamare di Stabia noleggiato dalla comunità ucraina di Caserta.
Formia ha voluto dare il suo contributo trasferendo sul pullman soltanto una parte di quanto raccolto in questi giorni. L’intero materiale ha una destinazione ben precisa, Varsavia, per essere poi smistato a favore dei profughi ucraini giunti nel frattempo nel territorio polacco o con destinazione i territori ucraini invasi dall’esercito russo. Il bus partito da Cassino era vuoto. Il suo viaggio in Polonia è stato garantito da una colletta fatta a Formia in poche ore e ha superato le più ottimistiche previsioni: 2000 euro in contanti.
Faceva compagnia ai due autisti don Igor Danylchuk, sacerdote della folta ucraina residente da anni a Caserta ed in molti centri della sua provincia e amico personale del parroco del villaggio Don Bosco, don Mariano Salpinone. Il bus si riempirà, tuttavia, nel viaggio di ritorno con i primi cinquanta tra donne, anziani e bambini che saranno ospitati da molte famiglie di Formia e Caserta che hanno offerto, in tante, la loro nobile disponibilità a farlo. In quest’ottica l’Arcidiocesi di Gaeta ha attivato un contatto diretto con l’Esarcato apostolico in Italia della Chiesa greco-cattolica di Ucraina per definire al meglio la gestione di questo corridoio umanitario. Lo anticipa lo stesso don Mariano Salpinone nel contributo video allegato.
Si sofferma molto su questo efficace rapporto di collaborazione a distanza tra la comunità parrocchiale di Acquatraversa a Formia e quella di Caserta dove storicamente è molto incisiva la presenza di cittadini di nazionalità ucraiana , ormai anche di seconda generazione. Intanto si susseguono i momenti di preghiera organizzati a macchia di leopardo dalle 57 parrocchie che costituiscono la Chiesa del Golfo. La forania di Fondi si è riunita sabato sera presso l’Anfiteatro per proseguire verso il Castello, poi in Corso Appio Claudio e fino alla chiesa di Santa Maria in Piazza. E’ stato un incontro di preghiera e riflessione itinerante, credenti e non credenti insieme per testimoniare che esiste una parte di umanità che crede ancora fortemente nel dialogo e nella bellezza. La forania di Formia si è riunita domenica 6 marzo, alle ore 17, presso la chiesa di Santa Teresa d’Avila a Formia per pregare insieme con la comunità ucraina di Formia, rappresentata da don Sviatoslav Tytuliak, dell’esarcato apostolico dei fedeli cattolici ucraini.
INTERVISTA video don Mariano Salpinone, parroco chiesa Villaggio Don Bosco Formia