FORMIA – Un modo originale di dare un senso profondo alla “Giornata internazionale della Donna” lo ha proposto – e non per la prima volta – il “Centro Trasfusionale” dell’ospedale “Dono Svizzero” di Formia. “Chi dice donna, dice dono” è l’iniziativa promossa e coordinata dalla Dott.essa Giovanna Biondino in occasione della ricorrenza dell’8 marzo per una raccolta sangue che ha poi – in vero – riunito donne e uomini, tra cui una folta rappresentanza dell’associazione di Protezione Civile di Formia, con in testa il responsabile Antonio Tomao.
Un omaggio floreale – primule gialle e rose colorate, gentilmente offerte dal fioraio “Le mani parlano” di Michele Savino – è stato destinato a tutti i donatori della giornata, in particolare in prima battuta alle donne, che hanno risposto numerose all’iniziativa. Ad allietare il buffet per il post-donazione sono stati altri due gesti di solidarietà firmati dal negozio “Conad” di Gianluca Simeone di Castelforte e il bar “Stop, La bella vita…” di Santi Cosma e Damiano.
Ad accogliere i donatori, insieme alla Dott.essa Biondino, le infermiere Pasqualina Sangermano e Antonella Mastantuono e i tecnici Costantino Moretti e Mario Iannotta.
L’idea è di riproporre la medesima “celebrazione” di un prossimo appuntamento da calendario: la Festa del Papà del prossimo 19 marzo. Resta il fatto, però, che a prescindere donare il sangue per chi è in buona salute è un “dovere morale” – come suggerisce la stessa Dott.essa Biondino – e non solo nelle occasioni speciali, ma tutti i giorni, perchè è quotidianamente che c’è qualcuno che ne ha bisogno.
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