LATINA – Spacciatore a causa delle ristrettezze economiche provocate dal Covid 19. Aveva perso il suo posto di lavoro come operaio e, di conseguenza, era stato – a suo dire- a trovarne un altro…anche se illegale. Il Gip del Tribunale di Latina Giorgia Castriota, riconoscendo le attenuanti generiche, ha condannato a tre anni di reclusione P.P, il 50 enne di Latina sorpreso e arrestato dai Carabinieri del capuologo pontino, alla vigilia dello scorso Capodanno, con la disponibilita’ di ben un chilogrammo di cocaina di ottima qualita’. L’uomo trasportava la sostanza stupefacente a bordo della sua auto e, in base ad una perizia tossicologica, avrebbe fruttato ben 4000 dosi per lo spaccio.
Nei confronti di P.P., assistito dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, il sostituto procuratore Giuseppe Miliano aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione per la gravità della vicenda e per il sicuro inserimento dell’imputato in pericolosi circuiti criminali. Di diverso avviso, invece, il difensore, l’avvocato Pasquale Cardillo, che , definendo la richiesta di condanna “eccessiva e sproporzionata”, nei confronti di un uomo costretto a commettere l’attivita’ di spaccio durante le ultime festivita’ Natalizie in seguito alla perdita del proprio posto di lavoro. Il Gip Castriota, al termine di una lunga camera di consiglio, ha concesso al 50enne le attenuanti generiche e,di fatto , gli ha dimezzava la pena richiesta dall’accusa. L’uomo scontera’ la condanna ai domiciliari in considerazione del suo status, ormai ex, di incensurato.