FORMIA – I cittadini di Formia e degli altri Comuni del Golfo di Gaeta si interrogano sul tema della sicurezza e della convivenza civile, messe in discussione da gravi fatti di cronaca che le hanno scosse negli ultimi mesi. E’ da questa presa d’atto che esponenti di vari gruppi del Partito Democratico e più in generale dell’ala progressista e del mondo dell’associazionismo del Sud Pontino, hanno diretto una missiva all’attenzione della “alla Ministra di Giustizia, alla Ministra dell’Interno, al Presidente della Commissione Antimafia, al Prefetto della Provincia di Latina, al Questore della Provincia di Latina, al Comando Gruppo Carabinieri di Latina, al Comando della Guardia di Finanza di Latina, al Presidente della Regione Lazio, al Presidente Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, al Difensore Civico della Regione Lazio, al Presidente della Provincia di Latina, ai Sindaci dei Comuni di Formia, Gaeta, Minturno, Itri, Spigno, SS. Cosma e Damiano, Castelforte”, nonchè alle associazioni delle categorie economiche e dei lavoratori e alle Forze Politiche del Sudpontino.
La domanda che principalmente si pongono è legata alle risposte e alle iniziative che si intendano intraprendere sul lungo termine, dal momento che – scrivono – “pur considerando le efficaci operazioni avvenute negli anni trascorsi, gli ultimi episodi dimostrano come la mala pianta continui ad attecchire. Aver soppresso la sezione distaccata del Tribunale di Latina a Gaeta, con il conseguente appesantimento della Procura di Cassino, già prima a corto di personale, non aver proseguito con le attività dell’Osservatorio Comunale di Formia contro la criminalità organizzata, il non essere riusciti a promuovere una crescita economica sostenibile e trasparente, mettono ancora a rischio il Capitale Sociale e la Civile Convivenza del sud pontino (isole comprese di Ponza e Ventotene)”.
“In questa situazione ognuno è chiamato ad assumere la responsabilità e a fare la propria parte” – e così nella missiva il gruppo firmatario intende sollecitare: “i Sindaci, l’Amministrazione Provinciale e la Regione Lazio a chiedere alla Ministra di Giustizia quali iniziative, nell’ambito della riforma, si vogliano intraprendere per assicurare ai cittadini del sud pontino e delle isole il diritto ad una Giustizia di prossimità, alla Ministra dell’Interno per sapere quali iniziative si stanno praticando per il contrasto al crimine organizzato e la sicurezza, anche in merito alla fattibilità di una sezione distaccata della DIA che possa più agevolmente gestire e traghettare il comprensorio verso una nuova fase di legalità”.
E concludono: “Infine, chiediamo ai Comuni del Golfo di Gaeta, alle Organizzazioni di Categoria, alle Forze Politiche e Sociali, di attivare (o riattivare come nel caso di Formia) organismi permanenti di vigilanza sugli atti amministrativi con particolare riguardo alla realizzazione e compravendita di immobili, esercizi commerciali, attività di slot machine e giochi d’azzardo e gestione dei servizi pubblici. Si chiede infine che i Comuni del Sud Pontino siano esclusi dalla scelta delle sedi di soggiorno obbligato soprattutto in merito ai soggetti coinvolti in procedimenti relativi a mafia e camorra“.