FONDI – Continuano i lavori di ricerca finalizzati all’individuazione e alla mappatura della simbologia sacra presente nel territorio di Fondi.
I ricercatori Stefania Di Benedetto di “Misteri Pontini fin sui monti Aurunci, Ausoni e Lepini” e Mario Tiberia di “Un Viaggio nell’Arte e nel Mistero”, coadiuvati dal presidente dell’Associazione Pro Loco Fondi Gaetano Orticelli, hanno aggiunto un nuovo importante tassello alla ricostruzione e decifrazione della simbologia grazie all’attento studio dell’iconografia della Madonna della Rocca custodita nel Santuario di monte Arcano a Fondi in provincia di Latina e rappresentata nell’atto di allattare il Figlio.
“La mano del Bambino Gesù – spiega una nota della Pro Loco Fondi – intento a sorreggere il sacro seno della Madre, presenterebbe un particolare caso di ‘esadattilia’ ovvero sarebbe stato rappresentato con sei dita. L’ esadattilia è scientificamente conosciuta come un’anomalia genetica, nella quale le mani o i piedi dei soggetti presentano un eccesso di dita rispetto alla normale conformazione. Ma dal punto di vista simbolico questa anomalia assume tutto un altro significato”.
“Sant’Agostino nella sua opera De civitate Dei afferma che sei è il numero perfetto. Inoltre, non è rara nell’arte medievale e rinascimentale la raffigurazione di personaggi sacri con sei dita, ve ne sono esempi anche in opere di artisti del calibro di Raffaello Sanzio e del Perugino. Oltre che alla numerologia sacra queste rappresentazioni hanno lo scopo di sottolineare la natura divina del bambino Gesù” – dice il ricercatore Mario Tiberia.
“Vi sono inoltre – spiega ancora la nota – altri affascinanti elementi che hanno attirato l’attenzione dei ricercatori e che andrebbero ad intensificare l’alone di mistero che aleggia attorno a questo luogo sacro: affrescata sull’altare all’interno di una nicchia, che si presume sia stata la prima edicola costruita per il culto, è una Maria Lactans ovvero una Madonna del Latte; accanto a Lei è possibile scorgere la rappresentazione di altri Santi: San Paolo, il Santo guerriero, con la spada sguainata ed accanto a lui Santa Caterina d’Alessandria. All’esterno della nicchia, sul lato destro, vi è Maria Maddalena penitente, rappresentata con i lunghi capelli sciolti ed i piedi scalzi. La presenza a Fondi di questa combinazione di Santi, rappresentati nello stesso luogo, costituirebbe un dato molto significativo anche per la ricerca di ‘tracce’ sull’eventuale presenza storica dei cavalieri Templari nel territorio, in quanto molte delle chiese in cui è possibile ammirare questa importante simbologia, appartennero ad ordini ospitalieri ed in particolare ai Cavalieri Templari e si trovano dislocate proprio lungo i maggiori percorsi di pellegrinaggio, come la Via Francigena e la Via Micaelica”.
E conclude: “L’Ordine Templare, dopo l’ingiusta e violenta soppressione avvenuta nel 1312, venne condannato ad una impietosa ‘damnatio memoriae’ e gran parte della documentazione attestante la loro presenza sui territori di tutta Europa finì inesorabilmente distrutta. Ciò che sappiamo per certo è che tutti i loro beni passarono ad altri ordini, ed in particolare agli Ospitalieri di San Giovanni Gerosolimitano, la cui presenza è stata ampiamente documentata nel territorio di Fondi”.