APRILIA / GAETA – “Quanto sta accadendo ad Aprilia e Gaeta è a dir poco inaccettabile e pericoloso e le autorità competenti devono intervenire immediatamente. La qualità dell’aria di queste due importanti città della Provincia di Latina, fa registrare dati preoccupanti. Inoltre risultano ripetutamente introvabili altri dati sul costante monitoraggio dell’inquinamento aereo. Nei giorni scorsi ho interrogato i ministri della Transizione ecologica e della Salute per sapere cosa stia succedendo alle centraline dell’Arpa Lazio e perché non si trovino i dati relativi ai monitoraggi di mesi quasi interi. Inoltre ho presentato anche un esposto al nucleo ambientale dell’Arma dei carabinieri di Roma”. A raccontarlo è l’Onorevole del gruppo”L’alternativa c’è” Raffaele Trano che in una nota racconta il suo stato di preoccupazione, le azioni intraprese e si interroga su cosa stia succedendo.
Lo fa partendo da una lettura che ha fatto dei dati sulle “polveri sottili” presenti a Gaeta in base alla centralina dell’Arpa Lazio, segnalando che in diverse circostanze il livello di presenza nell’aria avrebbe superato il limite indicato dall’OMS per far scattare un allarme per la salute umana e che – altre volte – invece – addirittura i dati non sarebbero stati disponibili per diversi giorni di seguito. “E’ chiaro – commenta l’On. Trano – che la qualità dell’aria, primo indice della qualità di vita di cittadini e turisti, paga per primo il prezzo di decisioni politiche che si scelgono di mettere in atto a livello locale: infatti le centraline dell’Arpa si trovano nel quartiere della Piaja, un quartiere densamente abitato e dove si è scelto di realizzare un centro commerciale, la cui realizzazione e le cui ripercussioni sul traffico dovute alla logistica e al transito stanno di fatto compromettendo la qualità dell’aria in una zona già in passato oggetto di attenzioni analoghe per via del vicino porto commerciale”.
Ed aggiunge ancora: “Analogamente ho segnalato anche quanto sta avvenendo ad Aprilia, dove al 6 febbraio 2022, per il sesto giorno consecutivo, i dati dei PM 10 della centralina dell’Arpa Lazio che doveva certificare la qualità dell’aria sono risultati anche qui indisponibili, mentre gli altri indici erano pure molto al di sopra dei valori consigliati dall’Oms e, comunque molto vicini al limite fissato dalla Legge italiana”.
Così conclude: “Ricordiamo a questo proposito che anzitutto i Sindaci sono chiamati a ben precise responsabilità, a garantire e a tutelare la salute pubblica, quali principali autorità competenti in materia, e devono vigilare con attenzione sulle situazioni ravvisate. Ad ogni modo i controlli che sto portando avanti non si fermeranno visto che nessuno si è occupato e preoccupato di quanto stava avvenendo, vogliamo capire di chi sia la responsabilità e cosa sia accaduto e stia accadendo a Gaeta e ad Aprilia”.