FORMIA – Compie 100 anni, a Formia, l’ex insegnante elementare Anna Rossini. Traguardo significativo per la centenaria, nata il 25 marzo 1922, figlia dei commercianti del rione Mola Annunziata Franciosa ed Arturo Rossini, combattente nella prima guerra mondiale, ferito sul Monte San Michele (rilievo del Carso, in Friuli). Il papà Arturo venne curato al Quirinale e ricevette più volte la visita della regina Elena di Savoia. Tanti i ricordi, numerosi gli episodi che riaffiorano nella lucida mente della maestra in pensione, apprezzata per il suo dinamismo e la sua arguzia.
Studentessa di lingue (tedesca e francese) presso l’Università “L’Orientale” di Napoli, durante il secondo conflitto mondiale, Anna Rossini fu spesso incaricata, non senza rischi per quei tempi e la giovane età, di prestare il suo apporto come interprete nei contatti tra l’esercito tedesco, la popolazione e le Autorità locali. Il pensiero corre al Natale 1944, quando molte famiglie del Sud Pontino raggiunsero le vicine campagne ed alture per sfuggire alle cannonate ed alle incursioni aeree. Anna Rossini rammenta: «Al termine della Messa di Mezzanotte, celebrata da Don Stefano De Meo nella chiesetta di Selvacava, a poca distanza da Spigno Saturnia, giunsero le inconfondibili note di “Stille Nacht”, riproposte da un gruppo di militari polacchi, di stanza nella zona, unito ai fedeli presenti, desideroso di superare gli egoismi della guerra. Ad un tiro di schioppo, in una stalla di Spigno, alcune famiglie fuggite da Scauri vecchia vissero, con un nucleo protestante, un Natale profeticamente ecumenico, intonando alle 24 il canto “Tu scendi dalle stelle” e condividendo un pane zuccherato».
Commosso il ricordo di Anna per i fratelli, scomparsi rispettivamente nel 1920, nel 1994 e nel 2003: Giacomo (neonato), gemello di Antonio (prigioniero di guerra in Libia nel 1941-47, in seguito impiegato presso il Dazio di Latina) e Civitina, insegnante elementare a Quartaccio-Pontinia, Tufo e Dogana-Minturno, poi a Scauri. Nella sua lunga carriera, la maestra Anna Rossini prestò servizio a Priverno, a San Giorgio a Liri (Frosinone) e nelle scuole formiane di Penitro ed “Edmondo De Amicis” (rione Mola): «Ricordo tutti gli alunni dei vari cicli scolastici, che ho amato come figli». Significativo il suo impegno nell’allestimento di spettacoli e rappresentazioni, tra cui “Le smanie per la villeggiatura”, adattamento con personaggi formiani del noto lavoro di Carlo Goldoni, portato in scena nei primi anni ’70 al Cinema Caposele. Coniugata con Ettore Migliarese (ufficiale dell’Esercito a Creta nel 1943-44, poi maestro e direttore didattico, morto nel 2010), l’insegnante in pensione ha avuto due figli: Lia, imprenditrice, e Pino, medico, scomparso nel 2014. Ha 5 nipoti (Nicky, Ettore, Nunzio, Ettore ed Anna) e due pronipoti (Anita e Giulia), con i quali si appresta a festeggiare il bel traguardo del secolo di vita.
Da parte di tutta la redazione di Temporeale.info i migliori auguri alla festeggiata.
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