FONDI – Sequestro di persona ed estorsione. Con queste ipotesi di reato i Carabinieri della tenenza di Fondi hanno arrestato un giovane di 21 anni all’indomani di una denuncia querela sporta dall’amico, ormai ex, con cui sinora condivideva un’abitazione a ridosso del pieno centro urbano, un uomo di 33 anni di Fondi. I rapporti tra i due sono deteriorati nel corso del tempo e, nonostante l’età maggiore, ad avere la peggio è stato proprio il 33enne, costretto a subire soprattutto angherie e vessazioni di ogni tipo al punto da modificare la sua condotta di vita. Insomma il 33enne aveva perso la sua indipendenza, la sua libertà di uscire e di tornare a casa quando lo riteneva opportuno.
Questo menage di autentica sudditanza psicologica si è concretizzato in occasione di due episodi ora al vaglio dei Carabinieri della tenenza di Fondi e della Compagnia di Terracina: il 33enne sarebbe stato costretto a cedere al 21enne la sua post pay con cui riscuoteva il reddito di cittadinanza – anche se le versioni come capita in questa circostanze si differenziano sempre – e obbligato a rimanere in casa contro la sua volontà. L’ultimo episodio, quello determinante per la svolta alle intere indagini , c’è stato sabato: il 21enne aveva chiuso il 33enne in casa impedendogli di uscire. Le sue urla hanno richiamato l’attenzione dei vicini che, a loro volta, hanno chiesto ed ottenuto l’intervento dei Carabinieri di Fondi.
I militari, raccolta la querela del 33enne, rintracciavano ed arrestavano in pieno centro il 21enne in stretto coordinamento con il sostituto procuratore Martina Taglione. Il giovane, difeso dall’avvocato Pasquale Di Gabriele, è stato intanto associato al carcere di Lanciano e martedì in video conferenza comparirà davanti il Gip del Tribunale di Latina Giorgia Castriota per l’interrogatorio di garanzia.