GAETA – Non si discute soltanto nel frammentato Partito Democratico e, più complessivamente, nel centro sinistra di Gaeta nelle fasi iniziali della campagna elettorale che il 12 giugno culminerà con l’elezione del nuovo Sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale. La tensione è diventata altissima in quella che a Gaeta era la Lega. Il Carroccio, di fatto, non esiste più, è stato messo in liquidazione dallo suo stato maggiore, dal suo coordinamento comunale che, in segno di protesta nei confronti del commissario provinciale Gianfranco Rufa e del segretario regionale Claudio Durigon, si è dimesso quasi in blocco.
L’ex coordinatore comunale Vittorio Ciaramaglia e la maggioranza del coordinamento cittadino avrebbero tanto desiderato la creazione di un asse elettorale con Fratelli d’Italia attraverso la presentazione di una coalizione alternativa a Forza Italia e a quella parte del Pd vicina all’attuale presidente del consiglio comunale Pina Rosato. Nel momento in cui è arrivato l’altolà del Senatore Rufa a convergere nella squadra elettorale capitanata dal candidato a sindaco Cristian Leccese, Ciaramaglia ed il direttivo quasi al completo si erano prima dichiarati indipendenti per poi, dopo alcuni giorni, abbondare la Lega gaetana.
Ora la decisione di alcuni leghisti gaetani, in considerazione del periodo quaresimale, di cingersi di cenere la testa e di effettuare volontariamente quel dietro front richiesto dal Senatore di Veroli. Manca l’ufficialità ma quattro dirigenti di quello che sino ad un mese fa era la Lega si sono accasati nella coalizione di Cristian Leccese. Se il potenziale candidato sindaco Italo Taglialatela ha confermato di non condidarsi neppure al consiglio comunale, Ciaramaglia e due dei suoi più stretti collaboratori nel direttivo della Lega – Tommaso Di Nitto e Simona Panza – saranno in lizza in “Leali per Gaeta”, una delle otto liste che, guidata dal consigliere comunale uscente Luigi Marzullo, sta sostenendo la sfida del rampollo di Cosimino Mitrano, Cristian Leccese.
Ma il popolo leghista in libera uscita anche in questa circostanza non ha palesato la necessaria compattezza. L’ha confermato lo stesso candidato sindaco Leccese che, dopo aver incassato il sostegno dell’ex Fdi attraverso la lista mascherata di Gaeta tricolore, ha evidenziato come l’ex dirigente cittadino di Casa Pound, poi trasmigrato nella Lega fronte ex Alleanza Nazionale, Mauro Pecchia sarà candidato per la formazione civica del candidato sindaco Leccese, “Lab 32”. Ha deciso di non partecipare a questa trasmigrazione inizialmente molto contestata il referente nel direttivo della Lega per conto del coordinatore regionale ed ex sottosegretario al Mef Durigon, l’ex sindaco Giuseppe Matarazzo. Durissima la sua analisi contenuta in un post su facebook : “Qualcuno mi criticava o mi critica ma io non cambio idea…Sapere che vi sono persone c he si candidano con chi prima hanno ‘criticato’ …mi disgusta….coerenza zero. Mi dispiace per loro!”.
Un fatto è certo. La Lega sarà assente nel voto amministrativo di Gaeta del 12 giugno . Lo sanno sia il Senatore Rufa che il coordinatore regionalke Durigon ed il capogruppo alla Regione Angelo Tripodi. Hanno dato mandato a Matarazzo di accasarsi dove lo riterrà piu opportuno in considerazione della palese ed oggettiva difficoltà di appprontare una lista per le prossime amministrative. E così che Matarazzo domenica mattina ha accolto l’invito della professoressa Sabina Mitrano a presenziare alla sua convention elettorale presso il Mirasole Internationale. L’avvocato civilista si è mimetizzato tra il pubblico presente e prima di andare via per impegni familiari ha calcolato i tempi per ascoltare la docente di lettere e del promotore del suo progetto elettorale, il consigliere di Una Nuova stagione Emiliano Scinicariello.
Matarazzo è andato via non entusiasta per le “cose che ho visto ed ascoltato” ma ha confermato che quanto prima darà una risposta se candidarsi in prima personale con la professoressa Mitrano. Matarazzo qualche settimana aveva preso anche in considerazione la possibilità di candidarsi con l’ex sindaco Pds Silvio D’Amante e in quest’ottica un suo ex fidato luogotenente, l’ex assessore all’urbanistica della Giunta di Massimo Magliozzi, aveva perfezionato la sua iscrizione al Partito Democratico-componente Silvio D’Amante.
Questa ipotesi è scemata nel corso delle settimana per la capacità o il merito di Sabina Mitrano di ‘anestesizzare’ la candidatura a sindaco di Silvio D’Amante. Ma può una campagna elettorale al comune di farà a meno dell’avvocato Giuseppe Matarazzo? Certo che no e l’interessato ha confermato che un palese nervosismo serpeggi nella squadra elettorale di Cristian Leccese. Il motivo? Due candidati che avrebbero già firmato l’accettazione della loro sfida elettorale avrebbero chiesto all’avvocato Matarazzo di dirottargli i suoi voti naturalmente con l’intento di tentare l’elezione al consiglio comunale. E la condizione posta dall’ex sindaco Dc-Udc è stata una soltanto: porre fine alla stagione mitraniana del “prendere o lasciare”. Insomma l’obiettivo è creare una minoranza nella futura…maggioranza consiliare per contare di piu e meglio . E senza l’ombra di Cosimino Mitrano – secondo l’avvocato Matarazzo – tutto dal 12 giugno prossimo non sarà più un’utopia…
(In copertina, foto di repertorio)