CASSINO – Dopo le dichiarazioni shock rese nell’ultima udienza di quindici giorni fa Sonia Da Fonseca – aveva confermato le confidenze che le fece Annarita Torriero e, cioè, di aver visto Serena Mollicone entrare nella caserma dei Carabinieri di Arce il giorno del suo omicidio – riprende venerdì mattina, alle 10, con una vetrina internazionale il processo per il delitto della studentessa 18enne. La Corte d’assise del Tribunale di Cassino si collegherà infatti con il consolato italiano di Perth, in Australia, dove risponderà ai quesiti dei sostituti procuratori Maria Beatrice Siravo e Carmen Fusco l’ultimo teste citato dalla stessa Procura. Si tratta dell’entomologa forense Paola Magni che sottoscrisse un’innovativa relazione scientifica sul ciclo vitale di alcune larve che si svilupparono sul cadavere di Serena in decomposizione.
Per la Procura lo studio della dottoressa Magni, ora accademica affermata presso l’università di Perth, è fondamentale per la determinazione della datazione e della causa della morte di una persona. Di Serena insomma. Il programma dell’udienza di venerdì sarà caratterizzata dalla audizione di alcuni testimoni delle parti civili. Quella dell’avvocato Dario De Santis, il legale di parte civile del padre e dello zio di Serena, Guglielmo e Antonio Mollicone, ha chiesto l’intervento in aula dell’ex Maresciallo dei Carabinieri Bruno Cimini, ora in pensione: dopo la scomparsa di Serena il 1 giugno 2001 fu personalmente protagonista delle ricerche della studentessa che furono estese presso la sua abitazione laddove ricomparve misteriosamente il telefonino della studentessa uccisa.
L’avvocato Federica Nardoni, in qualità di parte civile della sorella di Serena, Armida, ha formalizzato l’audizione di uno dei storici pilastri dell’Asl di Frosinone, l’ex direttore del dipartimento di salute mentale Fernando Ferrauti. Sarà chiamato a ricordare i fatti e le circostanze di cui venne a conoscenza nell’immediatezza dell’omicidio e al successivo ritrovamento del corpo di Serena.
Per la parte civile della famiglia di Santino Tuzi, rappresentata dall’avvocato Elisa Castellucci, sono attesi, invece, la figlia del brigadiere suicida, Maria, e Marco Malmati, l’amico di famiglia cui era molto legato il Carabiniere di Sora, l’unico, prima di togliersi la vita l’11 aprile 2008, di aver visto Serena entrare in vita nella Caserma di Arce dove prestava servizio Il presidente della Corte d’Assise del Tribunale di Cassino, Massimo Capurso, ha intanto definito la calendarizzazione delle successive udienze che precederanno l’attesa requisitoria dei Pm inquirenti.
Subito dopo la pausa Pasquale, il 22 aprile sarà ultimato l’esame della lista testi dell’avvocato De Santis. Il presidente Capurso ha disposto l’accompagnamento coattivo, dopo la loro assenza nell’udienza del 25 marzo scorso, del’attuale marito della signora Torriero, Massimiliano Gemma e di Vincenzo De Luca, il proprietario della ferramenta presso la quale secondo i Carabinieri sarebbe stato venduto il filo di ferro con cui furono immobilizzati i piedi di Serena dopo il delitto.
In più saranno ascoltate, in qualità di consulenti tecnici della parte civile di Armida Mollicone, la criminologa Roberta Bruzzone (dovrà ricostruire la dimanica dell’aggressione subita dalla vittima sulla scorta delle consulenze tecniche acquisite agli atti) e la specialista di medicina legale Luisa Regimenti. Nelle successiva udienza del 29 aprile i riflettori saranno puntati sull’ex comandante del Ris di Parma, il generale Luciano Garofano, sulla professoressa Laura Volpini. Sono i periti di parte civile nominati da Antonio e Guglielmo Mollicone: il primo dovrà illustrare gli aspetti biologici e dattiloscopici riscontrati sul cadavere di Serena, la seconda riferirà invece sugli elementi psicologici che hanno provocato l’omicidio della studentessa di Arce.
Deporrà anche uno dei cinque imputati, il luogotenente dei Carabinieri Vincenzo Quatrale. E’ l’unico che al momento – gli altri sotto processo sono Franco, Marco e Annamaria Mottola e Francesco Suprano – ha deciso di rilasciare alla Corte d’Assise del Tribunale un interrogatorio. Imputato di concorso morale nell’omicidio di Serena e nell’istigazione al suicidio di Santino Tuzi, il luogotenente Quatrale sarà – a meno di ripensamenti degli altri quattro imputati – l’unico che accetterà di rispondere alle domande dei Pm Siravoe Fusco e dei legali delle parti civili.