ROCCA D’EVANDRO – “Ci sono cose da non fare mai, // né di giorno né di notte, // né per mare né per terra: // per esempio, la guerra” – l’insegnameto profondo e diretto di questi versi è quello del poeta Gianni Rodari, ma quello che si protrae, nel tempo, è quello delle insegnanti delle nuove generazioni che – purtroppo – si ritrovano a fare i conti con nuovi scenari bellici da “tradurre” a piccoli studenti, come le docenti della scuola primaria di Casamarina (Rocca d’Evandro – Ce) dell’Istituto Comprensivo “Alto Casertano”.
Guidati dalle loro insegnanti – caldeggiate dalla Dirigente scolastica Prof.ssa Reginia Assunta Di Zazzo – i bambini di tutte le classi hanno affrontato il tema cercando di far comprendere, nei dovuti modi, la notizia che da più di un mese domina la quotidianità mondiale e tutti i mezzi di informazione: il conflitto che si sta consumando in Ucraina.
Come se non fosse bastata la pandemia da Covid-19 a chiedere ai più piccoli una grande dose di pazienza e coraggio, questa nuova realtà si presenta altrettanto drammatica e allora la scuola – istituzione basilare – non poteva rimanere indifferente, anche perchè tutto si deve ai bambini, tranne l’indifferenza e le bugie. E allora la verità andava “tradotta” e in che modo?
Sottolineando – nonostante si potrebbe desiderare darlo per scontato – il valore della Pace e della speranza di vivere una vita in armonia e serenità tra tutti i popoli del mondo, che in effetti dovrebbero rappresentare di per sé un unico grande insieme: il genere umano.
Così i bambini con le loro infaticabili insegnanti, alle tradizionali lezioni, hanno accostato lavori collettivi artistici, fantasiosi e colorati per “urlare” quanto sia prioritario per loro vivere un mondo di pace, in cui tutti – soprattutto i bambini come loro – possano sentirsi al sicuro.
Un girotondo di bambini per raffigurare un’ideale inclusione, un principio di uguaglianza e solidarietà; un grande e colorato simbolo della pace ricorda, invece, un messaggio chiaro: “La pace richiede quattro condizioni essenziali: la verità, l’amore, la giustizia e la libertà” (Papa Paolo Giovanni II). Infine, un altro cartellone, arricchito delle impronte delle loro manine su fogli colorati a formare un arcobaleno lasciano pensare ad un ideale legame emotivo, ad un simbolico “stop” ai tragici scenari che funestano la contemporaneità, il tutto accompagnato da un messaggio chiaro e deciso: “I bambini di Casamarina per la pace”.
D’altra parte dove volete che si schierino i bambini che usano primariamente il cuore? Sempre dalla parte giusta!
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