CASSINO – In occasione della prossima pausa pasquale il presidente della Corte d’Assise del Tribunale di Cassino, Massimo Capurso, dovrà sciogliere alcuni nodi in vista dello svolgimento delle prossime udienze del processo per la morte di Serena Mollicone. Innanzitutto autorizzare il confronto in aula tra Annarita Torriero e Sonia Da Fonseca soprattutto dopo che quest’ultima nell’udienza del 25 marzo aveva confermato le confidenze fattele nel 2008 dalla Torriero e, cioè, di aver visto Serena entrare nella caserma dei Carabinieri di Arce la mattina del giorno, il 1 giugno 2001, scomparve e fu uccisa.
La Corte d’Assise o la stessa Procura di Cassino dovrà decidere, inoltre, se ascoltare o meno i due fratelli tossicodipendenti di Ferentino che, secondo la ricostruzione fatta in aula venerdì dall’ex responsabile del Sert di Frosinone, Fermando Ferrauti, sarebbero stati loro, il 4 giugno 2002, il giorno dopo il ritrovamento del cadavere di Serena, a fornirgli in maniera confidenziale il nome del presunto autore del delitto della studentessa, Marco Mottola, e ad indicargli il movente: la decisione di Serena di svelare il giro di spaccio attivo ad Arce.
Il processo riprenderà il 22 aprile con l’audizione di altri testi e consulenti delle parti civili mentre il 29 è in agenda l’interrogatorio volontario cui ha deciso di sottoporsi uno dei cinque imputati, il luogotenente dei Carabinieri Vincenzo Quatrale. La pausa pasquale servirà anche al collegio difensivo, dove non c’è un’unità d’intenti, dei principali imputati – Franco, Marco e Annamaria Mottola – decidere se rilasciare dichiarazioni spontanee.