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Formia / Bilancio di previsione, audizione dell’opposizione con gli assessori della giunta Taddeo

FORMIA – In attesa che il sindaco Gianluca Taddeo firmi il decreto per la nomina del nuovo dirigente della ripartizione urbanistica del Comune di Formia (nel borsino dopo i colloqui effettuati venerdì santo sono salite le “azioni” dell‘architetto Eleonora Daga che dunque potrebbe fare il suo gradito ritorno nel settore tecnico dell’ente), è proseguito martedì in commissione l’iter per l’approvazione del bilancio di previsione 2022 e di quello pluriennale 2022-2024. Manca l’ufficialità ma il primo documento contabile dell’amministrazione comunale di centro destra dovrebbe caratterizzare la seduta consiliare del 5 maggio anche se a definire la data sarà nei prossimi giorni la conferenza dei capigruppo.

Intanto martedì, su richiesta capigruppo di opposizione di Prima Formia, Guardare Oltre e Un’Altra città, Antonio Di Rocco, Imma Arnone e Paola Villa, c’è stata l’audizione degli assessori della Giunta Taddeo. Hanno definito le rispettive linee di programmazione contenute nei Peg (piano esecutivi di gestione) che, prossimi ad essere attribuiti dalla Giunta, dovranno culminare nell’approvazione, insieme al bilancio di previsione, del Dup, il documento unico di programmazione 2022. Mercoledì sarà il turno dei dirigenti a sfilare in commissione bilancio nella stessa seduta che potrebbe vistare il documento contabile alla vigilia di una prima scadenza: venerdì scadrà, infatti, il termine per la presentazione degli emendamenti.

L’orientamento generale, sia di maggioranza che di opposizione, è uno soltanto: il bilancio di previsione 2022 del comune di Formia dovrà fare i conti con le palesi ristrettezze economiche che scontano, per certi versi, annosi ritardi nella lotta all’elusione e all’evasione fiscale. In commissione bilancio martedì davanti ai componenti della Giunta Forza Italia-Fratelli d’Italia la più battagliera è stata Imma Arnone di “Guardare Oltre”: “Quella che la maggioranza approverà sarà una manovra finanziaria senza progettualità dove, secondo un primo e sommario esame, manca una visione di città. L’assessore e vice sindaco Giovanni Valerio ha insistito molto su una rivoluzione Copernicana per la promozione turistica di Formia. Veniano poi a sapere che si concretizzerà con l’installazione soltanto di due info point in legno presso la stazione ferroviaria ed Molo Vespucci. A risentirne sarà la stessa cultura che dovrà fare i conti, ad eccezione di qualche manifestazione che si vedrà raddoppiare il budget di spesa, con le limitazioni di bilancio. Temiamo la privatizzazione dello stesso comparto se è vero che le aree e i siti archeologici saranno affidati in concessione”. 

“Il prossimo sarà un bilancio fumoso anche per quanto riguarda il settore dei Lavori Pubblici – ha aggiunto Imma Arnone – La Giunta ha intenzione di accendere un mutuo specifico di 400mila euro per realizzare un parcheggio in via Angelo Forte a Maranola che prevederà soltanto una trentina di stalli. L’esecutivo ha deliberato poi la volontà di istituire un ufficio intercomunale per la gestione dei fondi previsti dal Pnrr. Ma ci chiediamo: i comuni di Gaeta e Minturno sono stati interpellati? Se sì, qual è stata la loro risposta? Nutriamo forti dubbi sulla loro adesione. Facciamo fatica a pensare che metteranno a disposizione risorse economiche ed umane per qualcosa che hanno già in casa. Il nostro sospetto è uno soltanto: questo ufficio potrebbe servire solo per la nomina di un’altra struttura apicale di cui il comune non ha al momento bisogno”.

“La Giunta deve invece avere molto coraggio – ha concluso il capogruppo di Guardare Oltre – nel definire il futuro del distretto socio sanitario del sud -pontino. Notiamo quasi una timidezza nei confronti del comune di Gaeta che dal 2018 è l’ente capofila. C’è quasi un timore a parlarne nel momento in cui l’amministrazione gaetana è prossima al rinnovo nel voto del 12 giugno. Il distretto per legge va modificato in un consorzio e questa trasformazione va effettuata prima possibile. La politica, tutta, deve avere coraggio. Questo comprensorio rischia di rimanere appiedato in termini di finanziamenti da parte della Regione se  i suoi vertici istituzionali non ottempereranno ai precisi obblighi normativi. E questo rischio, come non mai, non può correre il comune di Formia ma anche quello di Gaeta”.

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