FORMIA – Un applauso e poi la partenza. E’ terminato così, quando mancavano alcuni minuti alle 21, il duro ma speciale 25 aprile per tanti volontari che hanno deciso di trascorrere parte della festa della Liberazione presso l’oratorio Don Bosco di Formia per caricare un altro pullman in viaggio in queste ore per la storica regione della Galizia in Ucraina. Si tratta dell’ennesima missione umanitaria che, organizzata in modo particolare dalle parrocchie del “Cuore Immacolata di Maria” di Formia e del “Buon pastore” di Penitro, ha visto coinvolta l’intera Arcidiocesi di Gaeta e finanche alcuni centri dell’alto casertano come Cellole. Il pullman è stato riempito di quanto raccolto in occasione delle recenti festività Pasquali: alimenti, vestiario, coperte e medicinali, quest’ultimi messi gratuitamente a disposizione da numerose farmacie di Gaeta
La particolarità di questo viaggio è una: questo carico, a differenza del precedente, non ha come destinazione il confine tra
L’intero materiale raccolto sarà consegnato ai dirigenti della Caritas greco-cattolica dell’Ucraina e la valenza di questo viaggio molto delicato, le cui spese di trasporto saranno finanziate da un concerto del maestro Ambrogio Sparagna, è stato sottolineato prima della partenza nel contribuito video allegato dal parroco del Villagio Don Bosco di Formia, don Mariano Salpinone: “Quando scende il buio – ha esordito il sacerdote – arriva la Chiesa ad illuminare la notte. Naturalmente il bus farà ritorno in Italia con un diverso ed importante carico utilizzando un corridoio umanitario che si è aperto nella zona di Ternopil. Molte persone si fermeranno in diverse località italiane ma molte altre arriveranno a Formia e negli altri centri dell’Arcidiocesi di Gaeta. Sappiano che la loro volontà è quella di fare presto ritorno in Ucraina ma è importante ora – ha aggiunto don Salpinone – permettere di soddisfare le loro legittime istanze di lavorare per tentare di contribuire a ricostruire, appena sarà terminata la guerra, il loro paese. Da noi sta arrivando l’estate e con essa la stagione turistica e molte donne che ci attendono sappiamo essere molto brave nel servizio baby setting. Quella che stiamo versando è una piccola goccia d’acqua pulita dell’intero Golfo, della Riviera di Ulisse, di quell’Ulisse – ha concluso don Mariano ricorrendo ad una giusta metafora – che era sì un temerario ma anche un sognatore, un sognatore, come noi, di una pace giusta”.
INTERVISTA video don Mariano Salpinone, parroco Chiesa Cuore Immacolato di Maria Formia.