VENTOTENE – Il Manifesto di Ventotene “Per un’Europa libera e unita”, il documento storico che ha ispirato la costruzione di un’Europa federale e firmato nel 1941 da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, ha ricevuto dalla Commissione Ue il marchio di patrimonio europeo.
Nello specifico la seconda isola pontina si è vista assegnare l’Heritage Label Europeo, un importante riconoscimento conferito dalla Commissione Europea ai luoghi che rappresentano un patrimonio culturale per l’Europa e rivestono un ruolo altamente simbolico per la nascita e la crescita di una cultura europea condivisa. L’onorificenza, assegnata ad edifici, documenti, musei, archivi, monumenti o eventi che sono stati tutti significativi nella creazione dell’Europa odierna, è stata assegnata a dodici candidati tra cui anche il Museo della cultura e sito archeologico di Vučedol in Croazia ed il Migratie Museum Migration (Mmm) in Belgio.
“Il patrimonio culturale è l’anima dell’Europa. Questi splendidi siti – ha commentato la commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, Mariya Gabriel – incarnano la nostra ricca storia, sono manifestazioni geografiche di chi siamo. I siti del marchio del patrimonio europeo sono tra i più grandi doni che l’Europa ha da offrire ed è nostro dovere preservarli a tutti i costi“.
Per il ministro Dario Franceschini il riconoscimento del Manifesto di Ventotene, insignito del marchio di patrimonio europeo, assurge a simbolo dell’Unione il contributo ideale di tre grandi italiani: Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, che lo redassero in confino nel 1941, e Eugenio Colorni, che ne curò la pubblicazione nel 1944 poco prima di essere trucidato a Roma dalla milizia fascista. A conferma di come nei momenti più bui la forza delle idee sappia portare la luce di cui ha bisogno l’umanità”.
“Si tratta di un grande risultato a cui sono felice di aver contribuito – ha commentato anche la commissaria Silvia Costa, promotrice della candidatura dell’Isola per il Marchio del Patrimonio Europeo – E’ significativo che da Ventotene, dove durante il fascismo fu pensato il ‘Manifesto’ e che vede oggi il recupero – dedicato a David Sassoli – dell’ex carcere dove furono rinchiusi i padri costituenti, arrivi oggi un monito affinché l’Europa riprenda il suo progetto politico fondato sulla pace e sulla democrazia”.
“Il progetto culturale è stato ritenuto idoneo a promuovere i valori di democrazia, solidarietà e integrazione – ha commentato il vice presidente della Regione Daniele Leodori – Sono gli stessi contenuti nel Manifesto e alla base di un’Europa forte, comune ed europea”.