GAETA – Accusato nel 2018 dal sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo nella conclusione delle indagini preliminari di essere il “dominus”, insieme ad altre dieci persone, di gestire in maniera illegale ed irregolare un filone importante dell’edilizia privata presso la ripartizione urbanistica del comune di Gaeta, il geometra Cristofaro Accetta dovrà ora affrontare un processo che, in considerazione del reato ipotizzato, si preannuncia abbastanza delicato.
Il Gup del Tribunale del Cassino Domenico Di Croce, accogliendo una specifica richiesta del sostituto procuratore Flavio Ricci, ha rinviato a giudizio Accetta limitamente al capo h) dell’originario e ricco capo d’imputazione a causa del quale la Procura di Cassino aveva finanche chiesto l’adozione di specifici provvedimenti cautelari con le ipotesi di reato di corruzione, abuso d’ufficio, falso, danneggiamento e abusivismo edilizio:gli arresti domiciliari per il potente ed influentetecnico del comune di Gaeta, il divieto di dimora a Gaeta per i geometri Alessandro Liberace, Salvatorluca Tarallo e Andrea Criscuolo e finanche l’inibizione dal servizio, sempre presso il comune di Gaeta, dei funzionari Fulvia Marciano e Lilia Maria Pelliccia.
Il Gup Di Croce ha rinviato a giudizio Accetta junior, Tallaro , Liberace e Criscuolo con l’ipotesi accusatoria di concorso in corruzione in relazione allo svolgimento di ben 20 episodi attraverso i quali lo stesso Accetta avrebbe compiuto atti illegittimi contrari ai doveri istituzionali di fedeltà, segretezza, vigilanza, correttezza e imparzialità.
Di fatto Accetta è sempre stato considerato – e ora arriva a questa conclusione anche il Gup del Tribunale di Cassino – il socio occulto dello studio tecnico di proprietà di Salvatorluca Tallaro presso il quale si appoggiavano due tecnici di Formia e Gaeta, Alessandro Liberace e Andrea Criscuolo, firmatari e presentatori delle pratiche edilizie che, alla fine, approvava al comune di Gaeta – secondo la tesi della dottoressa Siravo – il geometra Accetta.
Lo stesso magistrato inquirente arrivò ad ipotizzare un giro di mazzette che i vertici dell’organizzazione avrebbero incassato da semplici cittadini con l’obiettivo di velocizzare ed ottenere l’approvazione delle rispettive pratiche urbanistiche. Secondo la Procura di Cassino questo clichè si sarebbe perpetrato dal 2011 sino al 2016 e nell’inchiesta è finito un po’ di tutto: dalla realizzazione di una palazzina di tre piani in via Fontania per ricavarvi 14 alloggi a quella, abusiva, di un canale di scolo delle acque meteoriche di tra la via Flacca e la sottostante spiaggia di Serapo con inevitabili problemi di tenuta idrogeologica. Accetta è stato considerato il socio occulto di uno studio tecnico di via dei Frassini 21 sino al 31 dicembre 2015 (studio intestato a Tallaro) e successivamente di via Livorno 15 (formalmente intestato al fratello maggiore Edoardo) presso i quali lavorano, appunto, Tallaro (ha presentato 98 richieste di autorizzazione edilizie al comune e dunque ad Accetta), Liberace (86) e Criscuolo (23)
Per la Procura Accetta “istruiva personalmente le pratiche o comunque si interessava alle stesse …ricevendo utilità consistite nel conseguimentoi dell’importo di almeno il 50% della parcella presentata da Tallaro, Liberace e Criscuolo ai privati committenti”. La Procura ha anche effettuato qualche calcolo arivando alla conclusione in base alla quale la metà egli importi delle parcelle emesse da Tallero, Liberace e Criscuolo finiva all’attuale funzionario (per un periodo ha diretto anche la ripartezione tecnica del comune di Ponza) del comune di Gaeta.
Annunciano bagarre alcuni dei legali dei quattro rinviati a giudizio, Luca Scipione, Fabrizio De Cesare e Pasquale Cardillo Cupo. Quest’ultimo davanti al Gup Di Croce ha rimarcato come moltissime pratiche sottoposte all’attenzione dell’ufficio istruttoria del suo assistito presso la ripartizione urbanistica del comune di Gaeta siano state “respinte e dichiarate inammissibili”. Non ci sarebbe stata, pertanto, alcuna compiacenza con i tecnici esterni. Ha anche definito compatibile l’incarico di funzionario pubblico di Accetta (anche se con il regime orario del part time) con la libera professione. Già in sede di indagini preliminari aveva prodotta un’ ”esplicativa circolare” del consiglio nazionale dell’ordine dei geometri che avevo ammesso questo doppio ruolo professionale “previa informazione” all’ente presso si presta servizio. Accetta aveva informato il comune di Gaeta che ricopriva questo doppio ruolo sin dal 2010 non ricevendo mai alcun tipo di obiezione.