FORMIA – E’ stato impugnato davanti il giudice del Lavoro del Tribunale di Cassino il provvedimento di licenziamento notificato ad una sua ausiliaria del traffico da parte della K City, la società di Portici che gestisce da quasi due anni la sosta a pagamento per conto del comune di Formia.
La donna, che ha 38 anni, è beneficiaria – unitamente ad altri due dipendenti – dei vantaggi che, contemplati dalla legge 104 del 1992, permette a chi ne è titolare di usufruire di tre giorni di permesso al mese per assistere un parente disabile o un affine entro il terzo grado di parentela. Per il rispetto di quanto prevede questa normativa ed evitare eventuali abusi la K City si è affidata ad una propria task force di controllo per monitorare il reale rispetto dell’applicazione della legge 104 dei dipendenti destinatari di questa agevolazione. E nei controlli è incappata propria la 38enne ausiliaria del traffico che, anziché assistere il suocero affetto da una patologia invalidante secondo quanto prevdeva il permesso concesso, è stata sorpresa ed immortalata nel parco giochi di via Cassio con la figlia appena uscita di scuola.
La dipendente ha provato con una memoria a far valere le proprie ragioni ma l’istanza è stata respinta: la donna si era giustificata affermando di non aver assistito quel giorno il suocero perché preoccupata di trasmettergli il Covid dopo alcuni casi registrati tra i dipendenti della K City.
Ha chiesto di essere interrogato prima di ricevere una probabile lettera di licenziamento un altro ausiliario 50 enne di Formia della K City che, titolare dei vantaggi della legge 104, è finito nei controlli della società d’appartenenza. E’ accusato di aver lasciato un giorno l’abitazione del padre disabile dopo cinque minuti dal suo arrivo quando il permesso quotidiano era di nove ore…