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Formia / Salute del mare: le preoccupazioni delle associazioni, le rassicurazioni del presidente Stefanelli

FORMIA – Si è svolto lo scorso 5 maggio, a Formia, un “Tavolo tecnico sulla salute del mare del golfo di Gaeta”, un’inziativa proposta dal Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli e al quale hanno preso parte – ciascuno per la loro competenza – le associazioni del territorio dedicate, ma anche  ARPA Lazio, i Comuni dell’Area Golfo, Acqualatina, Segreteria Tecnica dell’Ato 4, Polizia Provinciale ed Istituto Nautico Caboto. A margine dello stesso Legambiente Sud Pontino A.P.S – La Barba di Giove – Golfo Vivo – Associazione Cittadini per la Tutela dei Beni Comuni di Formia hanno espresso tutto il loro apprezzamento per la scelta dell’incontro, soprattutto alla luce dell’intento di raccogliere informazioni e dati tecnici per interpretare lo stato di salute del mare.

Un entusiasmo, però, che si accompagna anche ad una titubanza rispetto a quanto poi dell risultanze sia stato diffuso alla cittadinanza. “Dal riepilogo degli argomenti trattati, diffuso a mezzo stampa, apprendiamo un parziale ed incompleto resoconto con priorità ad argomenti di scarso interesse per il contesto e non affrontati, tra essi quello delle Bandiere Blu conseguite da molti comuni del litorale , di cui ci rallegriamo, ma secondari ad altri in grado di far percepire il vero stato di salute del nostro mare. Una consapevolezza che è fondamentale per poter programmare e finanziare degli interventi tesi al recupero della biodiversità dei fondali del Golfo di Gaeta che sono il presupposto di un mare in buona salute. A nostro avviso aver omesso di riportare integralmente le importanti precisazioni di ARPA Lazio in merito alle finalità della campionatura delle acque di balneazione, può indurre a far passare il messaggio errato e semplicistico che il nostro Golfo, da Capo Miseno al Circeo, sia un luogo felice dove non ci sono criticità ambientali” – scrivono le associazioni nella nota a loro firma.

Ne nasce per loro una preoccupazione perchè sostengono che “i fatti lo smentiscono e il riconoscimento dell’Area Sensibile che dovrà essere estesa ulteriormente lo certificano, gli studi lo confermano. Arpa Lazio nel corso dell’incontro ha ribadito precisando che a differenza della direttiva Quadro sulle Acque, la classificazione delle Acque di Balneazione si basa esclusivamente su indicatori di contaminazione fecale con le modalità e limitazioni richieste dalla direttiva principalmente finalizzata a proteggere la salute umana”.

A  supporto di quanto detto hanno deciso di chiedere una copia dei verbali sia della riunione precedente del 13 Aprile  – alla quale, precisano, “non siamo stati invitati” –  che di quest’ultima.

Non è tardata, proprio in replica a queste criticità eccepite da Legambiente Sud Pontino A.P.S – La Barba di Giove – Golfo Vivo – Associazione Cittadini per la Tutela dei Beni Comuni di Formia, la risposta proprio del presidente della Provincia Gerardo Stefanelli che, puntualizzando che si tratta di un incontro prodromo di altri eventi di confronto con l’associazionismo, annuncia anche che “per evitare qualsiasi errata interpretazione rispetto al contenuto della riunione tenutasi a Formia giovedì, sul sito istituzionale dell’ente di via Costa sarà pubblicato il video integrale dell’incontro”.

“Abbiamo dato il via a questa iniziativa – spiega – proprio per favorire un approccio diretto e costante con gli organismi deputati al controllo dello stato di salute del mare e si va verso l’istituzione di un tavolo di Ato 4 al quale saranno invitate le associazioni. Dispiace per quanto riportato da alcuni organi di stampa il cui contenuto non è frutto di nostra iniziativa. Nel video integrale che pubblicheremo sul sito emergerà come la Provincia stia lavorando all’insegna della totale trasparenza affinché i cittadini possano verificare cosa è stato detto in quella sede”.

“Ciò che ci muove – conclude il presidente Stefanelli – è il perseguimento del bene delle nostre comunità, obiettivo che intendiamo raggiungere aprendoci al confronto con tutte le associazioni che rappresentano il territorio e condividendo con loro i progetti da realizzare, i costi, il reperimento delle risorse e le modalità per portarlo a termine. Il tutto nonostante le difficoltà connesse alle problematiche di natura complessa che siamo chiamati a d’affrontare in questo genere di azione politica e amministrativa”.

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