Il Gup del Tribunale di Cassino Marco Marcopido ha prosciolto A.K., un 54enne di Formia dalle accuse di inquinamento ambientale, realizzazione e gestione di una discarica abusiva e di aver appiccato incendio a rifiuti abbandonati. I fatti risalgono al 1 marzo 2020, quando in pieno lockdown, gli agenti della polizia municipale del Comune di Gaeta, unitamente all’arpa Lazio e al servizio veterinario dell’Asl, sequestrarono, in località Sant’Angelo, un’area di circa 3000 metri quadrati, ai confini tra i comuni di Gaeta ed Itri, non molto lontano dall’abitazione privata di un magistrato all’epoca in servizio presso la Procura di Cassino.
Gli agenti rinvennero rifiuti ingombranti, materiale ferroso, plastiche, grossi quantitativi di inerti, oltre ad animali di diverso tipo come galline, maiali e pecore. Il sostituto procuratore Alfredo Mattei, all’epoca, autorizzò l’indagato all’ingresso nell’area esclusivamente per sfamare gli animali e lo nominò custode giudiziario. Di fronte alla richiesta di rinvio a giudizio formulata nell’udienza preliminare da parte del sostituto procuratore Chiara D’Orefice, il legale dell’uomo, l’avvocato Pasquale Di Gabriele, ha dimostrato che il terreno sequestrato non fosse assolutamente di proprietà dell’imputato o gestito tantomeno in affitto.
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