FROSINONE – Sarà presentato entro la settimana il ricorso davanti il Tribunale del Riesame di Roma contro l’ordinanza con cui il Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario ha convalidato il fermo, con l’accusa di omicidio volontario, di Pietro Ialongo. Lo ha annunciato l’avvocato Vincenzo Mercolino, il legale del 38enne reo confesso dell’omicidio della sua ex fidanzata, Romina De Cesare. Per il legale la detenzione dell’uomo nel carcere di via Aspromonte a Latina è sempre più incompatibile con il suo precario quadro psichiatrico.
La confessione dell’omicidio di Romina resa davanti ai sostituti procuratori Claudio De Lazzaro e Barbara Trotta è stata la conferma di come il 38enne si sia assunto subito la responsabilità di quanto ha gravemente e drammaticamente compiuto. A dire dell’avvocato Mercolino le esigenze cautelari di Ialongo – che sino alla convalida del fermo si trovava in isolamento per motivi di sicurezza – possono essere soddisfatte ora diversamente. Ai giudici del Tribunale della Libertà il legale molisano chiederà essenzialmente due cose: Ialongo sia associato ad una Rems, la residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza riservata agli autori di reati affetti da disturbi mentali o sociale pericolosi, oppure benefici degli arresti domiciliari presso un’abitazione di proprietà di famiglia che motivi di opportunità non è ubicata a Cerro al volturno, la località d’origine sia di Ialongo che della povera Romina.