VENTOTENE- L’interessato ammette di essere stato cercato negli ultimi giorni e conferma di essere prossimo alla decisione, se accettare o meno, “nelle prossime 24 ore”. L’anti Gerardo Santomauro al Comune di Ventotene potrebbe arrivare da Carinola, in provincia di Caserta. Di questo vivace borgo agricolo è originario il dottor Carmine Caputo, uno dei più noti ed apprezzati segretari che hanno fatto le fortune di molti comuni pontini. Settantaquattro anni, sposato e padre di due “splendide figlie, una delle quale laureata in chimica”, Caputo potrebbe togliere non molte castagne dal fuoco alle minoranze che agli inizi di febbraio, firmando le singole lettere di dimissioni, hanno concluso anzitempo, di qualche mese, il primo mandato amministrativo del sindaco notaio Gerardo Santomauro.
Al comune di Ventotene, chiamato dall’ex sindaco Geppino Assenso, il dottor Caputo ha concluso nel 2015 la sua lunga carriera professionale che, iniziata nel nord d’Italia, aveva iniziato proprio nella seconda isola pontina prima di diventare un punto di riferimento per i comuni di Santi Cosma e Damiano, Cisterna, Pontinia, San Felice Circeo e Sperlonga di cui stato a lungo il “braccio armato” dell’attuale sindaco Armando Cusani.
Inseguito dai consiglieri comunali uscenti, Caputo prima di diventare il centro boa di uno schieramento in lizza per sconfiggere il ricandidato sindaco Gerardo Santomauro ha chiesto – com’è giusto che sia – le dovute garanzie. Una su tutte: l’ampliamento di una coalizione che affronti i prossimi ed impegnati traguardi amministrativi: il recupero del carcere borbonico di Santo Stefano, la gestione dei fondi del Pnrr riservati alle isole minori, una diversa gestione dei trasporti marittimi, dei rifiuti, della sanità della scuola e delle politiche sociali.
Caputo, da navigato segretario comunale, sa che Ventotene necessita di una terapia (culturalmente) d’urto: la ricerca di un nuovo linguaggio del confronto che sembra aver smarrito.
Per vincere contro Santomauro c’è bisogno di un voto in più e la coalizione che potrebbe puntare su Caputo sta pensando, grazie ad un dibattito interno, di fare affidamento anche su chi a Ventotene i voti li ha e l’ha sempre dimostrato. E’ il caso dell’ex vice sindaco ed ex assessore al turismo, l’imprenditore nautico Modesto Sportiello. Se Santomauro è diventato sindaco nel 2017 dopo l’esecuzione di alcuni arresti disposti dalla Procura di Cassino, uno dei meriti fu anche di Modesto Sportiello. L’ex vice sindaco fu però il primo ad abbandonare il primo cittadino notaio rivolgendosi direttamente agli uffici della Procura di piazza Labriola.
E’ notizia di qualche settimana la conclusione delle indagini preliminari con le accuse di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico nei confronti dell’ex sindaco Santomauro, dell’ex Giunta e di alcuni dirigenti comunali. Avrebbero – secondo le conclusioni della Guardia di Finanza – attestato falsamente la presunta morosità tributaria dell’imprenditore ed vice sindaco culminata con la sua dichiarazione di decadenza da consigliere comunale e la revoca di due concessioni demaniali (gestione di remunerativi pontili nel porto dell’isola) alla società di cui Sportiello era, con la moglie, socio.
Sino a qualche giorno fa si ipotizzava una possibile candidatura a sindaco dello stesso Sportiello che, a causa delle sue non ottimali condizioni di salute, avrebbe deciso di soprassedere. Ora il suo contributo è invocato un po’ da tutti, dalle parte delle minoranze, dopo le avances formalizzate nei confronti di un manager ventotenese di successo. Giovanbattista “Mimmo” Manzo è stato a lungo segretario generale dell’Arera, l’Authority che controlla le società private e soprattutto definisce le tariffe di acqua, luce e gas. Un’iniziale assemblea pubblica in piazza Castello un mese fa non ha avuto seguito e Manzo, temendo di non gestire a Ventotene un clima da “Guelfi e Ghibellini”, ha ringraziato per la proposta fattagli ed è tornato a Milano alla guida della cassaforte dell’Arera, il Csea, la Cassa per i Servizi Energetici e ambientali.
Le minoranze firmatarie con successo della mozione di sfiducia contro Santomauro hanno temuto di bruciarsi le dita della loro mano con il cerino acceso e hanno provato a fare la corte ad un altro ex segretario comunale. Ma il dottor Luigi Piloni, ex guida della segreteria del comune di Gaeta, è stato categorico: “Voglio godermi la pensione”.
Insomma a Ventotene, nonostante la pioggia di finanziamenti in arrivo (la commissaria di governo Silvia Costa nell’ultimo fine settimana ha annunciato a giugno l’inizio dei lavori per il recupero del carcere di Santo Stefano) , nessuno vuole andare. L’ex sindaco Gerardo Santomauro, smaltita la delusione, politica e personale, della sua indiretta mozione di fiducia, ha provato ad utilizzare l’arma della diplomazia e, grazie ai buoni del suo fidato ex assessore formiano al recupero dello storico penitenziario Francesco Carta, ha recuperato la posizione di uno dei due consiglieri di maggioranza che l’aveva sfiduciato Umberto Matrone..
L’ex primo cittadino da Benevento si è dichiarato pronto alla sua conferma liquidando l’inizio della sua impegnativa campagna elettorale con una battuta:” Ci tengo ad essere rieletto ma non mi piace battere un calcio di rigore con la porta sguarnita”….