CASSINO – Archiviata la lunga deposizione del Maresciallo Vincenzo Quatrale che ha smentito la ricostruzione fatta dal brigadiere suicida Santino Tuzi circa l’avvistamento di Serena Mollicone nella caserma di Arce la mattina della sua scomparsa e omicidio, il processo per il delitto della studentessa 18enne mercoledì dopo il rinvio di venerdì scorso vivrà forse uno dei suoi momenti più attesi. Davanti la Corte d’Assise del Tribunale di Cassino comparirà il secondo dei cinque imputati, Marco Mottola, il presunto autore del delitto del 1 giugno 2001.
Il giovane ha chiesto di parlare, di dire la sua verità su questo caso e lo farà per la prima volta in un’aula di Tribunale dopo averlo fatto nel gennaio 2020 nel corso di una conferenza stampa. Il programma prevede che venga sentita anche la signora Annamaria Mottola mentre nell’udienza di venerdì sarà il turno dell’ex comandante dei Carabinieri di Arce, il maresciallo Franco Mottola il cui interrogatorio, se sarà necessario, proseguirà lunedì prossimo. Ad interrogare Marco Mottola per prima non sarà il sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo ma il collegio difensivo dell’imputato che venerdì scorso, attraverso l’avvocato Piergiorgio Di Giuseppe, ha chiesto di estromettere dal dibattimento – la Corte d’assise deve pronunciarsi in merito – tutte le sit formulate da Marco Mottola dal giorno del delitto sino alle rivelazioni, tutte ancora da definire, di Santino Tuzi nella primavera 2008.