FORMIA – Ma Acqualatina ha mai versato al comune di Formia per ogni utenza quanto prevede (poco piu di un euro) il canone patrimoniale che sostituisce da due anni l’Icp (pubblicità) e la tosap (tassa occupazione suolo pubblico)? E’ calato il gelo martedi sera nel consiglio comunale di Formia quando, in occasione della maratona notturna per l’approvazione con i soli voti della mggioranza Forza Italia e di Fratelli d’Italia del rendiconto dell’esercizio finanziario 2021 e del bilancio previsionale 2022, è intervenuto il leghista e capogruppo di “Prima Formia” Antonio Di Rocco.
Il suo quesito avrebbe gia avuto dall’assessore al bilancio Francesco Travers una risposta negativa ma quella di Di Rocco – come sintetizzato nell’intervista video allegata – e’ stata una provocazione amministrativa che potrebbe creare ulteriori grattacapi al comune che non avrebbe chiesto ad Acqualatina quanto legittimamente dovuto nel corso del tempo e, normativamente parlando, negli ultimi cinque anni. Le non ottimali risorse economiche ingessano il bilancio previsionale ma – a dire di Di Rocco – ha peccato di scarsa fantasia e creatività amministrativa non garantendo, dopo il vittorioso voto amministrativo dello scorso autunno, alle emergenze storiche di Formia: su tutte la portualità turistica, il traffico ed il recupero di quelle due “scatole vuote” che rappresentano le aree e gli ex stabilimenti D’Agostino ed ex Salid.
“Neppure una parola su questi temi – ha osservato subito Di Rocco – per ribadire un apparente interessamento per offrire o tentare di farlo su alcune delle problematiche che condizionano lo sviluppo economico ed occupazionali di Formia. Siamo rimasti basiti perche questo bilancio previsionale è arrivato a sette mesi dalle elezioni amministrative. La Giunta Taddeo ci è apparsa carente di coraggio e di slancio. Si tratta di un segnale poco incoraggiante da parte di chi, incarnando uno pseudo ed ingannevole nuovismo, aveva promesso mare e monti…E invece nulla, ma davvero nulla, sotto il sole…”. Le minoranze hanno dichiarato di aver assistito ad un “consiglio comunale ingannevole”: tanti propositi verbali protesi alla collaborazione “superando facili steccati politico-elettorali” e all’atto pratico un'”incomprensibile chiusura”.
Il consigliere Di Rocco non avrebbe mai immaginato che tutti gli emendamenti fossero respinti senza una motivazione. Erano stati presentati un po’ da tutti, dall’ex sindaco Paola Villa ai Dem Alessandro Carta e Luca Magliozzi passando attraverso il capogruppo di Guardare Oltre Imma Arnone (“Questa maggioranza avrà ora il coraggio, personale e politico, di riferire a tanti sfortunati bambini del deserto del Sahrawi che non potranno venire piu’ a Formia per trascorrere qualche giorno dimenticando guerre e carestie di cui il loro popolo è vittima da decenni?”) e la stessa lista “Prima Formia”.
“Se il sindaco Taddeo – ha aggiunto Di Rocco nell’intervista video – pensa di averci fatto un torto a prescindere…ha sbagliato politicamente. I nostri emendamenti prevedevano di organizzare di nuovo ‘Le notti di Cicerone’ – un vero brand di marketing territoriale – di istituire lo ‘sportello Europa’ per le aziende cittadine uscite insieme a tante famiglie dilaniate dalla pandemia o per sostenere il nostro encomiabile Gruppo di protezione civile. I nostri emendamenti erano stati vistati favorevolmente dai revisori dei conti perche’ facevano soltanto sulle maggiori entrate senza attingere da altri fondi...E invece è stato deciso di chiedere con una mano e togliere dall’altra”.
Sul piano politico va registrato il voto favorevole sul rendiconto 2021 e sul bilancio previsionale 2022 del consigliere comunale Francesco Di Nitto. Era stato eletto con le minoranze lo scorso 3 ed 4 ottobre scorsi. Ora deciso di approdare definitivamente sull’altra riva del fiume politico formiano. “Il consigliere Di Nitto – ha concluso Di rocco – abbia il coraggio di dichiarare la sua appartenenza alla maggioranza per poter rinominare le commissioni consiliari. E’ un gesto di rispetto che Di Nitto deve soprattutto nei confronti dei suoi elettori”.
INTERVISTA al consigliere comunale di Formia Antonio Di Rocco (Prima Formia)