GAETA – L’ombra di Cosimino Mitrano nel voto amministrativo del 12 giugno prossimo. Sinora era una supposizione, dopo la presentazione delle liste nelle giornate di venerdì e sabato scorsi è una conferma. La lista che porta il nome del sindaco uscente di Gaeta, “Mitrano nel cuore”, potrebbe lasciare un segno nella competizione elettorale e negli equilibri della coalizione che sostiene il rampollo del primo cittadino in carica dal 2012, Cristian Leccese.
E’ una formazione che sulla carta potrebbe fare un sol boccone del resto dello schieramento, sia in termini di rappresentatività nel prossimo consiglio comunale che, in caso di vittoria di Leccese, nella Giunta che dovrà guidare. La composizione di “Mitrano nel cuore” da sola appare essere quella del prossimo consiglio comunale di Gaeta e tantomeno dell’ipotetica nuova maggioranza consiliare di Leccese.
Il candidato a sindaco è una persona politicamente esperta e sa che l’apporto elettorale dell’entourage che governa attualmente il comune di Gaeta potrebbe garantirgli una generosità in termini di preferenze ma risultare , alla distanza, un limite per il futuro della stessa coalizione. L’importante è vincere – sarebbe meglio al termine del primo turno per evitare di incappare in possibili forche caudine in sede di ballottaggio – e Leccese sa che la sua possibile maggioranza sarà targata….Cosimino Mitrano. Anche se il sindaco ha deciso saggiamente di non candidarsi in prima persona per evitare inutili guerre di religione interne.
Che “Mitrano nel Cuore” sia una supercorazzata destinata a primeggiare nella sfida del 12 giugno lo confermano i nomi che hanno accettato di farne parte. Innanzitutto tre assessori in carica (il vice sindaco Angelo Magliozzi, Gianna Conte e Linda Morini), quattro consiglieri (Gennaro Dies, Katia Pellegrino, Michela Di Ciaccio e Gennaro Romanelli), due delegati esterni di peso (Gigi Ridolfi e Lucia Maltiempo), un ex assessore fidatissimo come Luca Gallinaro e due ex consiglieri comunali come Clemente Borrelli e Rosario Cienzo.
I rimanenti tre candidati non sono, inoltre, degli sconosciuti: da Damiano Fustolo a Giovanni Di Tucci (componente, quest’ultimo, dello staff del sindaco Mitrano) passando per Maria Cimmino che rappresenta Pasquale Ranucci, un altro rappresentante del mitranismo della prim’ora. Cosimino Mitrano non lo dirà mai – neanche sotto tortura – ma se dipendesse da lui farebbe salti di gioia se al termine dello scrutinio del 13 giugno la seconda formazione a far parte della nuova maggioranza Leccese fosse “Gaeta Democratica”.
E’ quella guidata dall’attuale presidente del consiglio comunale Pina Rosato. Si tratta di una componente importante del Pd di Gaeta che non ha potuto partecipare, perché non invitata, al congresso del 20 marzo che ha eletto alla segretaria Gianluca Conte. Potenzialmente eleggibili sono il consigliere uscente Pietro Salipante ed giovane Gianluca Macone, lo stesso che la presidente Rosato avrebbe voluto candidare alla segreteria Dem al posto di Nunzia Madonna, ora fuori dai giochi elettorali.
Il resto dello schieramento di Leccese è una miscellanea di sei liste – i candidati consiglieri sono 127 sui 235 complessivamente – che devono sudare ora le proverbiali sette liste per raggiungere il quorum e, dunque, contrastare il probabile cannibalismo politico di Mitrano.
Potenziale candidato a sindaco da dieci anni, il rieletto consigliere provinciale di Forza Italia e neo vice presidente della Provincia Luigi Coscione ha chiesto di fare “ticket” con la sorella Assuntina per trainare la lista “Azzurri per crescere ancora”. Servono voti e da qui la decisione di chiedere un sostegno all’imprenditore balneare Giuseppe Ciano – inizialmente candidato per l’ex sindaco Pds Silvio D’Amante – e all’ex sindaco centrista Giuseppe Matarazzo. L’avvocato ora l’unico superstite della Lega non ha impegni politici diretti perché il ‘carroccio’ si è sciolto come neve al sole separandosi anche in sede di candidature.
Dopo aver professato “Mai con Cristian Leccese”, l’ex coordinatore cittadino Vittorio Ciaramaglia ha cambiato idea e, insieme al dimissionario componente del direttivo Tommaso Di Nitto, è in lizza per “Leali per Gaeta” in cui spicca il consigliere comunale uscente di maggioranza Luigi Marzullo.
Un terzo ex dirigente della Lega, Mauro Pecchia, il più ortodosso e critico contro il mitranismo, figura all’ottavo posto nell’ultima formazione creata da Leccese, “Lab 32”, dal nome del suo comitato elettorale.
“Azione Popolare” era stata la prima lista a finire venerdì sulla scrivania della neo segretaria comunale Patrizia Cinquanta ma sarà complicato che i candidati più rappresentativi possano essere eletti.
Sono tre: l’attuale assessore alla portualità ed ex sindaco Massimo Magliozzi , i consiglieri comunali in carica Gino Gaetani (eletto tra le fila delle minoranze cinque ani) e Rocco Galiano (subentrato a Magliozzi in consiglio dopo la nomina assessorile) .
Fratelli d’Italia avrebbe voluto creare un asse elettorale alternativo con la Lega ma questo è rimasto un auspicio. “Gaeta Tricolore” è il contenitore (senza simbolo) che fa affidamento sul capogruppo consiliare e portavoce cittadino di Fdi Marco Di Vasta.
“Avanti tutta”, infine, ha i suoi elementi di rango nel consigliere comunale Davide Speringo e nell’assessore all’ambiente Raffaele Matarazzo.
In lizza per raccogliere la pesante eredità amministrativa di Mitrano ci sono altri quattro candidati a sindaco: Benedetto Crocco (Partito Comunista), Antonio Salone (“Alternativa C’è”) e quello che rappresenta il centro sinistra e, in particolare, il Pd diviso in ulteriori due componenti.
L’ex sindaco Pds Silvio D’Amante avrebbe voluto le primarie ma la sconfitta al congresso comunale del Pd è la stata conseguenza di una diversa e obbligata scelta, quella della corsa solitaria alla testa di “Insieme con Silvio D’Amante sindaco” e del Movimento Cinque Stelle.
Sabina Mitrano ha due obiettivi minimi da centrare: l’approdo in consiglio ed il diritto a disputare il ballottaggio del 26 giugno. Magari contando su un fattore che incute preoccupazione nello schieramento di Leccese, il voto disgiunto. La professoressa di lettere è l’unica candidata donna in lizza per conto di “Gaeta comunità di valore”, “Europa Verde” e del Partito Democratico. La presentazione della lista Dem sabato è stata, per certi versi, storica ed è stata immortala in una foto davanti il palazzo municipale di piazza XIX Maggio. Per la prima volta dal 2008 il simbolo del Pd sarà stampato sulla scheda delle elezioni amministrative del comune di Gaeta. Ma il partito, che schiera il capogruppo di “Nuovi Orizzonti” Emiliano Scinicariello ed il neo segretario cittadino Gianluca Conte, è diviso in tre anime che sostengono, a loro volta, altrettanti candidati sindaco.
Del futuro del partito a Gaeta ne riparlerà dopo il voto del 12 giugno quando inizierà un’altra duplice campagna elettorale, delle politiche e della regionali della primavera 2023.
Altri numeri infine: le liste in lizza per l’elezione dei 16 nuovi consiglieri comunali di Gaeta sono 15, furono 22 l’11 giugno 2017 quando Cosimino Mitrano successe a se stesso al termine del primo turno con ilk 55,70% dei voti, pari a 6983 preferenze. Il suo schieramento – che faceva affidamento sempre su otto liste – ottenne il 61,21% pari a 7411 preferenze.