VENTOTENE – Che Ventotene sia da sempre un laboratorio per le idee legate al Manifesto per la nascita di un’Europa libera ed unita è un fatto risaputo, che sul piano elettorale, in vista delle amministrative del 12 giugno prossimo, offrisse al fotofinish altre due candidature a sindaco è stata una vera sorpresa. Dopo la notizia della candidatura all’incarico di Primo Cittadino dell’economista, giurista e attivista Lgbtq+, Luca Vittori per il “Partito gay, LGBT+, solidale, ambientalista, liberale”, ha trovato un nuovo significato anche la presenza di Mario Adinolfi sull’isola.
Il giornalista, blogger e politico era stato avvistato venerdì scorso sull’aliscafo che, partito da Formia, era diretto al porto romano di Ventotene; i più avevano pensato che fossero state semplicemente inaugurate le tipiche permanenze della stagione estiva all’insegna del relax ed invece ecco che ultimissima notizia Mario Adinolfi è il quarto aspirante alla carica di Sindaco dell’isola pontina, in quanto leader del movimento politico “Il popolo della famiglia”.
Il gruppo che da qualche anno si propone come “soggetto politico aconfessionale e valoriale, di ispirazione cristiana” sbarca così anche alla tornata elettorale del piccolo comune di Ventotene, con un programma che verte sulla difesa di quelli che ritiene “valori non negoziabili: il diritto alla vita, la centralità della famiglia, il diritto dei figli ad avere un padre e una madre; la dignità della persona, del lavoro e la sussidiarietà”, punti cardine del credo condiviso all’interno del movimento che fanno il paio con la contrarietà ad altri provvedimenti come “adozioni gay, matrimoni egualitari, gender nelle scuole, liberalizzazione di qualsiasi droga, eutansia”.
Posizioni molto distanti, dunque, potremmo dire agli antipodi per i presupposti ideologici e politici per i due nuovi aspiranti Sindaco della realtà isolana in provincia di Latina: Luca Vittori e Mario Adinolfi, due candidature al fotofinish che vanno ad aggiungersi a quelle dell’ex-sindaco Gerardo Santomauro accompagnato dal progetto “Buona onda- Uniti per il bene di Ventotene” e quella di Carmine Caputo con il gruppo “Uniti per Ventotene”.