destino processuale dei nuovi indagati, con l’ipotesi accusatoria di rissa aggravata, dei due 19enni di Formia coinvolti nel nuovo filone del processo per la morte di Romeo Bondanese si conoscerà tra 45 giorni. Entro questo termine il Gup del Tribunale dei Minorenni di Roma Efisia Gaviano renderà note le motivazioni della sentenza con cui ha assolto mercoledì Osvaldo Vellozzi, l’allora 17 enne di Formia che, nel tentativo di salvare la vita al cugino Romeo, riportò una ferita all’altezza del gluteo lunga 30 centimetri e profonda 5 ma venne indagato a piede libero proprio per rissa.
Vellozzi mercoledì è stato assolto al termine del rito abbreviato chiesto dai suoi legali, gli avvocati Vincenzo e Matteo Macari, ma il collegio difensivo dei due nuovi indagati attenderà le motivazioni della sentenza di assoluzione del Gup Gaviano per controbattere alle accuse ora formulate dal sostituto procuratore Chiara D’Orefice nei confronti dei due nuovi indagati, difesi dagli avvocati Pasquale Di Gabriele ed Erasmo Nasta.
Per la procura della Repubblica di Cassino parteciparono anche loro alla rissa nel corso della quale perse la vita il povero Romeo ma secondo la famiglia della vittima, rappresentata dall’avvocato Tina Di Russo, l’assoluzione di Vellozzi conferma che quanto si verificò la sera del 16 febbraio 2021 in via Vitruvio, in pieno centro a Formia, non fu una rissa ma un’aggressione che conobbe purtroppo un epilogo tragico.