LATINA – Un ritorsione per un credito che vantava nei confronti della sua vittima. Attraverso la sua difesa si è assunto le sue responsabilità Angelo Sinisi, il 44enne di Latina nei confronti del quale venerdì mattina il Gip del Tribunale di Latina Giorgia Castriota ha convalidato il fermo operato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo con l’accusa di tentato omicidio di Antonio Di Silvio detto Cavallo.
L’uomo ha ammesso di aver gettato addosso a Di Silvio mercoledì mattina una bottiglia piena di benzina e di aver successivamente appiccato fuoco procurando al 56enne, ai domiciliari presso la sua abitazione in via Grassi nel quartiere Nicolosi del capuologo pontino, gravi ustioni per i quali è stato ricoverato in gravi condizioni, in terapia intensiva, presso un ospedale della capitale.
Sinisi ha affidato al suo legale difensore, l’avvocato Valentina Leonardi, la sua versione sui fatti dietro i quali ci sarebbe un debito, di circa 3mila euro, che Di Silvio non sarebbe riuscito o non avrebbe voluto più onorare. Le condizioni economiche di Sinisi – a suo dire – sarebbero nel frattempo peggiorate, nonostante fosse titolare del reddito di cittadinanza. L’uomo – ha aggiunto il suo legale – non riusciva più a vivere: oltre a subire lo sfratto ed il distacco della luce e del gas non aveva più nulla neanche per acquistare da mangiare. Sinisi ha raccontato che, disperato, ha agito promuovendo un inutile tentativo di mediazione attraverso un vicino di casa di Di Silvio. il Gip Castriota, accogliendo una richiesta del sostituto procuratore Antonio Sgarella, ha convalidato il provvedimento di fermo di Sinisi e si è riservato la decisione se accogliere o meno la richiesta della sua difesa di concedergli gli arresti domiciliari.