FORMIA – E’ un tema estremamente attuale, nell’evoluzione del quadro normativo e giurisprudenziale, non solo nazionale, è quello del contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. Per il corpo della Guardia di Finanza, sulla scorta delle peculiarità di Forza di Polizia specializzata nelle materie economiche e finanziarie, è diventato una “mission” quotidiana. E a svolgere un ruolo prioritario sono e devono essere gli enti locali, il cui ruolo è diventato primario e attivo. L’attuale sistema antiriciclaggio, normato soprattutto dal decreto legislativo 231/2007 , stabilisce precisi obblighi di comunicazione all’Unità d’Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, di dati e informazioni concernenti operazioni sospette di cui le Pubbliche Amministrazioni vengono a conoscenza nell’esercizio della propria attività istituzionale e in particolare nei settori delle autorizzazioni e concessioni, dell’affidamento di lavori, servizi e forniture, sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari e vantaggi economici.
In quest’ottica il comando provinciale di Latina della Guardia di Finanza ha deciso di affrontare questo tema nel corso di un convegno che, dal titolo “Gli obblighi antiricilaggio per le pubbliche amministrazioni” e patrocinato dalla Prefettura, si è svolto presso l’aula magna del centro di preparazione olimpica “Bruno Zauli” di Formia. Di grande prestigio i relatori individuati dal comandante del gruppo formiano delle Gialle Gialle, il tenente Colonnello Luigi Galluccio. Tra questi Roberto Lo Santo, consigliere del servizio Operazioni sospette presso l’unità informazione finanziaria della Banca d’Italia ed il Procuratore Aggiunto Stefano Pesci della Procura della Repubblica di Roma.
Gli enti locali sono tenuti ad adeguarsi alla normativa vigente, che prevede tra gli altri, l’individuazione del soggetto “gestore” – in sintesi il responsabile antiriciclaggio – l’adozione di misure per l’abbassamento, la gestione e la valutazione periodica dei rischi, la predisposizione di una procedura interna per la rilevazione delle operazioni sospette da parte dei dipendenti e la comunicazione di queste operazioni all’Unità d’Informazione Finanziaria, secondo le relative istruzioni. Questi adempimenti rivestono ancora maggiore importanza alla luce del fondamentale ruolo degli Enti locali nella gestione e corretto impiego dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, inserito all’interno del programma “Next Generation Eu”, quale iniziativa di solidarietà finanziaria in risposta alla crisi pandemica e volto al rilancio economico del Paese.
È chiaro, infatti, che l’individuazione tempestiva dei nuovi rischi connessi ai tentativi della criminalità di sfruttare a proprio vantaggio l’emergenza sanitaria e le iniziative poste in essere per favorire la ripresa economica è fondamentale – ha precisato il Tenente Colonnello Luigi Galluccio – per assicurare l’efficacia degli interventi pubblici. Nella previsione di investimenti e riforme a proiezione pluriennale, per un valore di oltre 200 miliardi di euro, è innegabile come il rispetto dei tempi e degli obiettivi prefissati debba accompagnarsi all’attivazione di tutti i presidi necessari per evitare che la criminalità riesca ad approfittare delle ingenti risorse pubbliche, a discapito dell’economia legale.
Il comparto pubblico riveste, pertanto, un ruolo chiave nella gestione dei fondi ed è per questo che, al fine di innalzarne l’apporto in termini collaborazione attiva antiriciclaggio, il legislatore ha previsto la necessità, per gli uffici pubblici di adottare presidi funzionali all’individuazione e alla comunicazione delle operazioni sospette. L’incontro di comunicazione istituzionale tenutosi presso il Centro Coni di Formia si è rivelato dunque un’interessante ed innovativa iniziativa formativa per le pubbliche amministrazione, un’occasione per fare il punto della situazione su un adempimento tanto importante quanto strategico per il conseguimento di un obiettivo che è non solo del Paese nel suo complesso, ma, soprattutto, nell’interesse delle future generazioni.
Il Prefetto di Latina Maurizio Falco, il Procuratore Capo della Repubblica di Cassino Luciano D’Emanuele, ed il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Umberto M. Palma, hanno delineato le conclusioni del consesso evidenziando che la sfida alle porte necessita di una ampia cooperazione istituzionale, finalizzata a presidiare l’utilizzo dei fondi del Pnrr, non solo in modo corretto, per le evidenti ricadute sulle future generazioni, ma soprattutto difendendo gli stessi dagli appetiti della criminalità organizzata.
INTERVISTA video Tenente Colonnello Luigi Galluccio, comandante gruppo Formia Guardia di Finanza