SANTI COSMA E DAMIANO – Due milioni e 278mila euro e 125 centesimi. E’ la base d’asta fissata dalla curatela fallimentare del Tribunale di Latina per la vendita dell‘ex Evotape, lo stabilimento di Santi Cosma e Damiano che, proseguendo la storica attività industriale (produzione di materiali adesivi) avviata dalla famiglia Manuli grazie ai fondi dell’ex Cassa per il mezzogiorno, è stata dichiarata fallita per un copiosa esposizione debitoria nell’autunno 2010.
Il curatore fallimentare, l’avvocato Vincenzo Manciocchi, ha ufficializzato l’offerta minima per prelevare il sito produttivo applicando uno sgravio previsto dalla normativa fallimentare rispetto al fallito terzo tentativo di vendita esperito poco piu di un mese fa. Aveva una base d’asta di due milioni e 531mila euro rispetto ai tre milioni e 375mila euro con cui lo scorso anno era stata avviata la vendita del sito industriale sancosimese. L’avvocato Manciocchi ha legittimamente fretta per soddisfare le esigenze dei creditori e ha fissato al 5 luglio prossimo il giorno per l’apertura delle eventuali richieste di acquisto. Un fatto e’ certo: per la partecipazione d’acquisto bisognerà proporre un rialzo in partenza di 20mila euro e bisognerà farlo entro le 12:00 del 4 luglio, termine ultimo per depositare l’offerta.
Quello del 5 luglio potrebbe essere l’ultimo tentativo di vendita dell’ex Evotape qualora non fossero formalizzate analogamente proposte di acquisto. L’avvocato Manciocchi a quel punto potrebbe chiedere al Tribunale di Latina il nulla osta per mettere in vendita l’ex stabilimento attraverso un piano di frazionamento con la creazione di micro lotti per allargare la rosa dei possibili neo acquirenti. All’asta del 5 luglio non parteciperà la “Mancoop”, la cooperativa che, formata da ex dipendenti Evotape, ha avuto l’assoluto merito di non cessare l’attività produttiva dopo il fallimento dell’azienda madre. L’ha fatto intendere l’attuale vice presidente Vincenzo Mercuri, in predicato a prendere il posto dello storico presidente Pasquale Erasmo Olivella nel nuovo consiglio d’amministrazione che sarà convocato martedì dall’assemblea dei soci.
All’acquisto potrebbe essere interessata invece una cordata di 32 piccole e medie imprese locali che, occupando quasi 300 persone, hanno dato vita ad una sorta di condominio industriale all’interno dello stesso ex sito industriale di San Cosma e Damiano dove hanno un’eccellente azione di digitalizzazione. Sulla futura proprietà dell’ex Evotape pende una clausola decisamente onerosa sul piano economico-finanziario. Il Tribunale, attraverso una perizia redatta da un ingegner ambientale, ha stabilito che il prossimo acquirente dovrà sostenere in prima persona la bonifica dello stesso sito industriale che – secondo una perizia disposta dall’avvocato Manciocchi – comporterà successivamente un investimento di circa 4 milioni di euro. Il rinvio della procedura di vendita ad aprile era stato salutato favorevolmente dalla stessa Mancoop: ha partecipato ad un bando dell’assessorato alla transizione ecologica della Regione Lazio per la realizzazione di un parco fotovoltaico in un sito che teoricamente potrebbe cambiare ancora proprietà e gestione.