CORI – Dopo un’agonia di tre giorni ha cessato di vivere nella giornata di mercoledì presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina Viridiana Rotondi, la podista di 47 anni travolta mentre correva lungo il ciglio della strada in via della Madonna delle Grazie, alla periferia di Cori. Si sono rivelate inutile le cure cui è stata sottoposta la runner romana nei minuti successivi al suo arrivo, in codice rosso, nel reparto di rianimazione dopo l’investimento segnalato ai Carabinieri da due passanti. Il quadro clinico di Viridiana è peggiorato sensibilmente nelle ultime 24 ore a causa dei numerosi traumi e lesioni provocate dall’impatto da una Nissan Qashqai condotta da un 35enne di Cori che – secondo l’accusa formulata nei suoi riguardi – non si era fermato a soccorrerla e tantomeno allertare i soccorsi.
Sulle tracce dell’uomo era arrivati, in tempi di record, i Carabinieri della stazione di Cori e del reparto Territoriale di Aprilia. Gli inquirenti avevano sequestrato il Suv a bordo del quale si trovava il 35enne che, negativo al drug test, aveva dichiarato di non aver visto, forse accecato dal sole che stava sorgendo, Viridiana. Il 35enne, incensurato, è stato subito indagato per omissione di soccorso e soprattutto per lesioni aggravate e, assistito dall’avvocato Luigi Civitella, aveva spiegato ai Carabinieri di non essersi fermato a soccorrere la 47enne perché pensava che ad urtare la donna fosse stato il solo specchietto laterale destro della sua Nissan. Con il decesso della donna potrebbe aggravarsi la posizione del 35enne di Cori ma a deciderlo, unitamente all’esame autoptico della vittima, sarà l’autorità giudiziaria del capuologo pontino.