FROSINONE – Il tempo di commemorare mercoledì con una messa di suffragio ed una successiva fiaccolata Serena Mollicone e papà Guglielmo rispettivamente a 21 e 2 anni dalle loro scomparse che lunedì mattina è in programma regolarmente davanti la Corte d’Assise del Tribunale di Cassino il processo per la misteriosa morte della 18enne studentessa Arce. Archiviata una pausa di due settimane a causa di una temporanea indisposizione che aveva colpito il giudice a latere Vittoria Sodani, il dibattimento riprende con la sua 40° udienza che sarà ancora una volta monopolizzata dalla difesa dei principali tre imputati per la scomparsa e omicidio di Serena, Franco, Marco e Annamaria Mottola.
Davanti la Corte d’Assise presieduta dal giudice Massimo Capurso sono attesi alcuni testimoni le cui audizioni potrebbero fornire interessanti elementi. Uno di questi è la dottoressa Antonella Conticelli, il medico legale che il 6 giugno 2001 svolse l’autopsia sul cadavere di Serena presso l’obitorio dell’ospedale di Sora. Nella sua relazione collocò l’orario presunto della morte di Serena 24-36 ore prima del ritrovamento del cadavere, avvenuto a mezzogiorno del 3 giugno, nel boschetto di Fonte Cupa. Insomma nella notte tra il 1 ed il 2 giugno e nella stessa giornata del 2.
Si tratta di una versione un po’ diversa da quella cui è giunta l’anamapatologa forense Cristina Cattaneo incaricata dal sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo nella riapertura delle indagini nel 2016. A suo dire Serena è stata uccisa molto prima, nel primo pomeriggio del 1 giugno 2001. La difesa della famiglia Mottola ha anche citato il neo Questore Cristiano Tatarelli. L’ex dirigente del commissariato di Polizia di Cassino e della Squadra Mobile della Questura di Frosinone dispose il luminol sulla Y10 di Marco Mottola e non furono trovate tracce di Serena. Tra i convocati ci sono anche una cugina della vittima, Sabrina Dell’Oro; Annamaria Poccia, una conoscente di Santino Tuzi; Simone Grimaldi, si trovava la mattina del 1 giugno al bar Chioppetelle dove disse di aver visto una “ragazza somigliante a Serena” ma non riconobbe Marco Mottola; Loredana Spalliero in una Sit ha dichiarato di aver avvisto Serena nel primo pomeriggio del 1 giugno 2001 davanti la pizzeria “Lo Sfizio” di Isola Liri ed Enzina Iafrate, l’odontotecnica che, effettuando l’ortopanoramica a Serena a Sora prima di fare ritorno ad Arce, è considerata tra gli ultimi testi che hanno visto in vita la studentessa.
Ultimo è stato sicuramente Amerigo Zeppieri, anch’egli atteso in aula, che quel giorno guidava il pullman del Cotral di ritorno ad Arce. L’uomo avvistò sul mezzo poco prima di mezzogiorno “una ragazza” che gli disse di essere reduce da una mattinata trascorsa presso uno studio dentistisco di Sora.