GAETA – “A seguito del confronto tra i candidati sindaco del Comune di Gaeta tenutosi lo scorso 5 giugno, il Partito Democratico schierato al fianco di Sabina Mitrano ha inviato una nota al Prefetto di Latina affinché intervenga per la tutela delle istituzioni coinvolte“. A raccontare di questa iniziativa intrapresa è il segretario del circolo cittadino del Pd gaetano, Gianluca Conte, in una nota, nella quale riporta innazitutto la frase finita nel mirino della loro azione: “Secondo Cristian Leccese Non è solo la criminalità (il problema, ndr), ma sono anche atteggiamenti criminali camorristici i mille esposti quotidiani, giornalieri, settimanali, mensili e annuali, fatti dall’opposizione per bloccare tutto e tutti, e dipingere alle Procure e alle forze dell’ordine e puntualmente gli dobbiamo andare a spiegare le cose come i criminali peggiori di questo mondo”.
“Una dichiarazione – si legge ancora nella medesima nota – che equipara il legittimo e doveroso esercizio della funzione del mandato di Consigliere Comunale ad attività criminali gettando discredito su tutta l’istituzione che maggioranza e minoranza rappresentano. L’attività di opposizione e il controllo di legalità, fondamentali per il funzionamento della democrazia in qualsiasi Comune, non possono essere assolutamente paragonati ad attività criminali che tanto male hanno fatto al nostro territorio. Si deve inoltre sottolineare che il numero esiguo di esposti o altri legittimi appelli alle Autorità dello Stato sono stati dovuti alla preclusione al confronto dell’attuale maggioranza e alla difficoltà a reperire informazioni sull’attività amministrativa dagli organi preposti”.
“La dimostrazione che tali appelli e denunce non sono stati casuali o esclusivamente finalizzati a ostacolare l’attività amministrativa, che – giova evidenziare – se rispettosa della legge non teme alcun intervento di qualsiasi altro rappresentante dello Stato, è data dall’apertura del procedimento penale per concorso in lottizzazione abusiva nel piazzale dell’ex stazione ferroviaria di Gaeta da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino con contestuale sequestro dell’area” – si legge in conclusione.