SPERLONGA – Non ha avuto l’affluenza record di turisti di questo primo scorcio d’estate ma non è stato da meno il convegno organizzato dal costituendo comitato organizzatore del Pd di Sperlonga sulla programmazione dei Fondi europei per la ripresa e lo sviluppo del territorio. L’ iniziativa politica, ospitata presso l’auditorium comunale, è stato vissuto come un evento “storico” per una duplice motivazione: ha visto per la prima volta la presenza del Pd nell’attività politica di Sperlonga ma anche perché ha costituito il momento iniziale per la costituzione del circolo dei Democratici nel borgo saraceno. Introducendo i lavori del convegno, Alessandro Zori, primo degli eletti come consigliere di minoranza nella passata consiliatura, ha illustrato le ragioni politiche che, fin dallo scorso mese di ottobre, hanno portato alla costituzione di un Comitato per la costituzione del corcolo Dem a Sperlonga.
“Non abbiamo alcuna timidezza nel dire che vogliamo aprire uncammino nuovo nella politica di Sperlonga. Lo diciamo senza alcuna arroganza ma, al tempo stesso, con profonda convinzione” ha esordito Zori. Ed ha aggiunto: “Il deficit di democrazia è diventato un elemento costitutivo nella vita politica di questo paese, al punto da indurre alcuni a ritenere che la politica consista nella la capacità di stare insieme tra uguali, di stare insieme in conventicole o in piccoli gruppi. La politica è invece capacità di ascolto, di confronto e di fare sintesi tra idee e bisogni diversi; è la capacità di guardare lontano e progettare il futuro insieme”.
Riferendosi poi alla storia politico-amministrativa, passata e recente, di Sperlonga, Zori ha usato parole eloquenti: “Questo paese ha più volte pagato un prezzo fin troppo alto ai personalismi – inevitabile il riferimento al rieletto sindaco Armando Cusani ? – di chi ha distorto e snaturato l’attività politica per fini che nulla avevano a che fare con gli interessi della collettività. La storia degli ultimi decenni, così come quella recente del nostro paese, ci raccontano che una politica che si affida alle improvvisazioni personali del leader di turno, prima o poi è destinata a deludere e a fallire. L’antidoto a queste “patologie” sta nel concepire il governo del paese – ha auspicato Zori – come partecipazione collettiva e quindi il vero cambiamento passa attraverso un processo di democratizzazione della vita politica del nostro paese; passa attraverso la disponibilità al confronto; attraverso la capacità di mettere insieme energie, intelligenze e punti di vista diversi per realizzare obiettivi comuni nell’interesse esclusivo della collettività. E’ solo così che si abbattono i tanti muri divisori che paralizzano questo paese e che hanno distrutto il senso della socialità, hanno fatto scomparire tra gli sperlongani il senso e il valore di essere una comunità”.
“In questa logica e in questa prospettiva – ha concluso Zori – la scelta di dare vita al circolo del Partito Democratico non è il tentativo di piazzare la nostra bandierina per delimitare un nuovo recinto, ma è lo strumento che abbiamo scelto per abbattere i recinti, abbattere discriminazioni e privilegi e dare vita a una città coesa, dove le diversità di pensiero siano considerate la ricchezza della vita democratica e un valore aggiunto anche nelle relazioni interpersonali. E’ questo il nostro impegno, è questa la scelta che vogliamo compiere insieme ai cittadini di buona volontà che credono in questi valori, credono in questoprogetto e con noi vogliono condividerlo e realizzarlo”.
Il segretario provinciale di Latina del Partito Democratico Omar Sarubbo, ha sottolineato che, nonostante i molteplici impegni dell’attuale periodo elettorale, ha fortemente voluto partecipare al convegno perché, oltre agli importanti temi trattati, ha sancito l’inizio di un percorso che porterà alla costituzione del circolo del PD di Sperlonga e quindi ad una nuova politica attiva e partecipata che sicuramente porterà benefici alla politica cittadina e direttamente anche agli stessi cittadini. Sarubbo si è soffermato sul dato che, con l’arrivo dei cospicui fondi del Piano nazionale ripresa e resilenza e per la programmazione propedeutica, tutte le amministrazioni locali sono in difficoltà perché spesso non in grado di realizzare celermente e in modo corretto tutti gli adempimenti necessari per far sì che i progetti possano seguire un iter lineare e senza intoppi. In questa prospettiva il Pd “è impegnato a fornire il massimo contributo per la diffusione di una corretta informazione.
La presidente del’ente parco Regionale Riviera di Ulisse, Carmela Casetta, ha sostenuto come Sperlonga goda del privilegio di essere la splendida “porta nord” del Parco e per questo, a partire dalla riqualificazione dell’antica via Flacca, molto è stato fatto per Sperlonga e molto ancora si potrà farà con i fondi che arriveranno, auspicando una sempre maggiore collaborazione tra gli Enti coinvolti. Chiudendo i lavori del convegno, il consigliere regionale pontino del Salvatore La Penna si è rallegrato che finalmente si sia posto fine all’assenza del Pd dalla vita politica di Sperlonga “e che oggi vi siano nuove energie per proporre una politica diversa, collettiva e democratica, in contrapposizione all’”autarchia ed ai personalismi che finora l’hanno fatta da padrone”.
La Penna ha poi evidenziato come la Regione Lazio abbia dimostrato in questi anni di saper gestire al meglio le risorse provenienti dall’Europa e dal Governo, essendo una delle poche Regioni che ha saputo utilizzare tutti i finanziamenti ottenuti. Grazie alla sua capacità di redigere con cura i bandi e all’oculatezza nella spesa delle somme messe a disposizione, la Giunta del presidente Zingaretti ha consentito agli esercenti di poter accedere con facilità ai finanziamenti. Grazie a tutto questo, nella nuova programmazione, gli investimenti, tra risorse nazionali e comunitarie, toccano i 16,6 miliardi di euro. “Si tratta di un’occasione irripetibile – ha concluso La Penna – che può portare a unenorme salto di qualità nella vita e nel lavoro sul territorio”.
Nello specifico per Sperlonga è stato presentato un progetto che prevede l’istituzione in via Roma di una “Casa di comunità”, che diverrebbe il primo storico presidio sanitario del paese, dove si svolgeranno prestazioni ambulatoriali e di supporto alle terapie croniche. E’ una soluzione organizzativa che ha la funzione di hub di prossimità per le cure primarie e per i supporti sociali e assistenziali, proponendosi come luogo di offerta di servizi, ma contestualmente come luogo della relazione e dell’attenzione a tutte le dimensioni di vita della persona e della comunità”.