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Gaeta / Elezioni: convalida dei neo-consiglieri comunali, annunciati i primi ricorsi sul conteggio

GAETA – Dopo aver proclamato mercoledì mattina Cristian Leccese nuovo di Gaeta, il presidente dell’ufficio elettorale centrale Maria Rosaria Ciuffi si è immersa nel suo compito di sovraintendere alla convalida dei neo consiglieri comunali, un adempimento che dovrebbe essere ultimato e ratificato tra le giornate di venerdì e sabato. Ma i problemi non mancano per il giudice che presta presso l’ufficio esecuzioni del tribunale di Cassino. Al momento è solo un orientamento ma la seconda lista più votata nello schieramento del neo sindaco Leccese, Avanti Tutta, sta pensando di proporre ricorso avverso l’annullamento di una quaratina di voti tributati ai candidati più votati, il consigliere comunale uscente Davide Speringo (con 487 voti) e Paola Guglietta (417).

L’annullamento di queste preferenze sarebbe stato deciso perché gli elettori hanno scritto per esteso i cognomi dei due candidati consiglieri barrando però il rettangolino di un’altra lista a sostegno di Leccese, quella del sindaco uscente “Mitrano nel cuore”. Naturalmente la mancata attribuzione, al momento, non preclude (tutt’altro) l’elezione del duo Speringo-Guglietta ma sul piano politico e degli equilibri interni qualche problemino lo crea. Davide Speringo con i voti al momento negati diventerebbe il consigliere anziano, insomma il più votato e, dunque, con le giuste credenziali per rivendicare la sua candidatura alla presidenza del Consiglio comunale. E se questa errata volontà di voto fosse stata decisa a tavolino nell’ambito di una spietata concorrenza interna tra le formazioni in lizza per la plebiscitaria elezione a sindaco di Leccese?

Un fatto è certo. Al momento “Mrs Preferenze” è la mitraniana Gianna Conte con 531 voti e i suoi propositi di diventare l’erede di Pina Rosato alla presidenza del consiglio non ha tardato sinora a renderli noti. Un esempio su tutti. La signora Conte è piombata subito nei locali del comune di Gaeta dove si è insediata la commissione elettorale munita di un telefonino per farsi immortalare nel momento della sua proclamazione quale il candidato più votato. Le hanno gentilmente chiesto di attendere perché la compilazione dei 20 seggi elettorali non sarebbe avvenuta nella maniera da tutti auspicata…

Un primo ricorso c’è già ed è stato presentato dal consigliere comunale uscente di Demos, Franco De Angelis, che, nonostante i 294 voti personali, è il primo dei non eletti della lista “Insieme con Silvio D’Amante” che sosteneva l’ex sindaco Pds di Gaeta. De Angelis in una lettera alla commissione elettorale contesta, di fatto, l’attribuzione del doppio premio di maggioranza (13 consiglieri attribuiti alla coalizione Leccese) grazie al mostruoso 74,39% (pari a 8115 preferenze su 10908 attribuite.

De Angeli contesta l’applicazione di quanto disposto dall’articolo 73 del decreto legislativo 267/2000 che ha prodotto – ha scritto al giudice Ciuffi – una “sproporzione nell’assegnazione dei seggi tra maggioranza e minoranza che viola il principio della rappresentatività in quanto alla maggioranza è stato riconosciuto un premio eccedente il 75% dei seggi, che è pari a 12”.

La conclusione cui è giunta l’ex consigliere De Angelis è stata la seguente: in considerazione dell’esiguità dei voti che ha consentito questa applicazione è auspicabile una verifica nelle opportune sedi amministrative e giurisdizionali di tutte le schede votate in tutti i 20 seggi elettorali di Gaeta”. Per questo motivo De Angelis ha annunciato che, in qualità di rappresentante di lista, non firmerà il verbale di chiusura di assegnazione e di attribuzione dei seggi “demandando tale operazioni ad organismi superiori”.

Tutto sub judice, un intoppo che, giocoforza, rallenterà anche la composizione della nuova Giunta da parte del neo sindaco di Gaeta. Se Gianna Conte fosse confermata alla presidenza del consiglio comunale, il “vice” di Cristian Leccese sarà il numero due di Cosimino Mitrano e, cioè, l’ex assessore ai Lavori Pubblici e al turismo Angelo Magliozzi. Tra i due ci sono stati già alcuni incontri informali e Magliozzi si è detto pronto a dimettersi da consigliere comunale, un incarico per il quale ha ottenuto 485 voti personali, due in meno al più votato di Avanti Tutta Davide Speringo. Il dirottamento di Magliozzi in Giunta permetterebbe di recuperare in consiglio la prima dei non eletti di “Mitrano nel Cuore”, Linda Morini, nonostante i 315 voti personali. Per la lista che ha cannibalizzato la composizione del nuovo consiglio comunale di Gaeta il secondo assessore da far nominare al sindaco Leccese sarà il secondo dei non eletti (con 289 preferenze) Luca Gallinaro. Fratello dell’attuale dirigente dell’area finanziaria del comune Veronica, il dottor Gallinaro avrebbe garantito un valido sostegno in famiglia se diventasse neo assessore al bilancio. Il condizionale è d’obbligo perché non è detto che una delle “colonne” amministrative e gestionali del mitranismo resti ad esercitare questo ruolo nella prima Giunta Leccese.

La lista “Mitrano nel cuore”, pur eleggendo cinque consiglieri e facendo nominare due assessori, registrerebbe quattro esclusioni eccellenti. Almeno in questa prima fase. Riguarderebbe quattro mancati consiglieri comunali: gli uscenti Gennaro Romanelli (247 voti) e Katia Pellegrino (233) e i delegati Lucia Maltempo (201) e l’attivo e bravo ex responsabile allo sport Gigi Ridolfi. Per quest’ultimo, nonostante i 100 portati in dote, ci sarebbe come paracadute l’incarico di capo di gabinetto del neo sindaco di Gaeta al posto dei mitologico ed eterno Roberto Mari.

La composizione della Giunta naturalmente dipenderà (e tanto) dalla proclamazione del nuovo consiglio comunale di Gaeta ma un fatto è certo. Avanti tutta, eleggendo Speringo e Guglietta, avrà una rappresentanza nell’esecutivo. Se resta diffiicile ma non impossibile la nomina dell’ex assessore all’urbanistica Pasqualino De Simone nella seconda Giunta Mitrano, l’obiettivo politico di Avanti Tutta è ora quello di recuperare l’assessore uscente all’ambiente Raffaele Matarazzo, primo dei non eletti al consiglio con 235 voti. Le opzioni sono due sul tappeto. La signora Guglietta, cognata del costruttore Eduardo Accetta, potrebbe dimettersi da consigliere comunale ed essere nominata in Giunta per coltivare la quota rosa oppure nell’esecutivo potrebbe esserci la riconferma dello stesso Raffaele Matarazzo. Gli altri piazzati, Alberta Caso (235 voti) e Roberta Castini (136) dovranno soltanto munirsi dell’arma….della pazienza.

Il merito ( o fortuna) del sindaco Leccese è stato quello di avere in consiglio un rappresentante almeno delle sue otto liste sostenitrici. Una di queste è “Gaeta Tricolore” politicamente vicina a Fratelli d’Italia. Il suo capogruppo consiliare uscente e portavoce comunale Marco Di Vasta con 332 voti è stato abile nel confermarsi . Sul secondo gradino del podio, a sorpresa, è salita l’avvocato Valeria Aprile, seconda nello score della lista con 135 voti, cinque in più rispetto al più navigato ed ex assessore e consigliere centrista Mario Paone. Difficile che Di Vasta approdi in Giunta, l’avvocato Aprile potrebbe guadagnare una delega pesante o, addirittura, un posto in Giunta dove potenzialmente è in “nomination” anche Assunta Coscione, sorella del vice presidente della Provincia e consigliere provinciale di Forza Italia Luigi, primo ed unico degli eletti con 311 voti, tra non pochi patemi d’animo, della lista “Azzurri per crescere ancora”.

Nell’ultratomizzato centro sinistra di Gaeta – scritto dell’iniziativa dell’ex consigliere comunale De Angelis – lo schieramento che proponeva la candidatura a sindaco della professoressa Sabina Mitrano è in rotta di collisione con uno dei candidati di punta della lista “Gaeta Comunità di valore”. Raimondo Sasso di voti ne ha ottenuti soltanto 56 ma quando era ancora lo spoglio ha scritto un post su facebook che avrebbe infuriare per il tono utilizzato la sua aspirante primo cittadino.

Rivolgendosi al neo sindaco Cristian Leccese, ha scritto…”Auguri uomo della speranza. Che tu sappia essere un galantuomo, un signore elegante. Un sindaco raffinato”. Neanche sul Monte Tabor sono state udite queste parole.

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